Omicidio Pavarani – Luigi Colla insiste sul delitto d’impeto

Omicidio Pavarani – Luigi Colla insiste sul delitto d’impeto

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Ho ricevuto la telefonata della sua amica, che mi chiedeva di dire a Elisa se voleva il biglietto di un concerto per quella sera, che ho perso la testa”.

Queste le parole di Luigi Colla, che torna a parlare con estrema lucidità di quel 10 settembre  del 2016,  quando spezzò definitivamente la vita della giovane operaia di Sala Baganza, Elisa Pavarani.  Sarebbe proprio questa la scintilla che avrebbe innescato la reazione/azione dell’uomo che per la prima volta dopo molto tempo, racconta l’orrore dell’omicidio della povera Elisa che non poteva, non doveva andare avanti con la sua vita senza di lui.

Parole che arrivano dopo che la procura gli ha recapitato l’avviso di conclusione delle indagini con l’accusa più pesante: omicidio premeditato.

Luigi Colla, con il suo avvocato, Amadini, ha tentato di scrollarsi di dosso quell’aggravante, che acuisce la pena. Un concerto dunque, che non avrebbe permesso all’allora 42enne di continuare a discutere con la sua ex fidanzata della loro situazione. Da lì, l’aggressione :  le mani al collo,  poi i fendenti di coltello che hanno abbattuto la giovane donna, sua compagna per 13 anni.

 

 

 

 

 

 

 

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