Riapre lunedì il Ponte Verdi sul Po, ma restano diversi limiti

Riapre lunedì il Ponte Verdi sul Po, ma restano diversi limiti

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A mezzanotte, tra domenica 9 e lunedì 10 luglio, il Ponte Verdi sul Po tornerà percorribile. Come rende noto il Servizio Viabilità della Provincia di Parma, però, i disagi non sono finiti del tutto. La circolazione lungo la provinciale 10 di Cremona – Variante Nuovo Ponte Verdi sul Fiume Po – sarà a doppio senso di marcia dal km.0+000 al km.2+609 e a senso unico alternato dal Km.2+609 al km. 2+680, regolata da un impianto semaforico, posto al centro della carreggiata. La velocità massima consentita resta di 30 km/ora, dal km.2+609 al km.2+680, con divieto di sorpasso per tutti i veicoli.

E’ inoltre sospeso il traffico dei mezzi di peso complessivo superiore a 44 tonnellate; il transito dei mezzi pesanti di peso complessivo inferiore a 44 t dovrà avvenire con distanza reciproca non inferiore a 50 metri.

Anche la Provincia di Cremona ha emesso analoga ordinanza per  la parte ricadente nel territorio di sua competenza. La circolazione stradale era stata sospesa dal 12 aprile scorso nel tratto di Ponte sul Fiume Po, per consentire la realizzazione dei lavori di risanamento conservativo da parte della Provincia di Cremona.

RAINIERI (LN): DISAGI ANCORA PER MOLTO TEMPO

I disagi sul ponte Giuseppe Verdi rischiano di protrarsi per tempi lunghissimi e la principale responsabilità è della Regione Emilia-Romagna che non sta facendo quanto dovrebbe a differenza della Regione Lombardia”. Fabio Rainieri, consigliere regionale della Lega Nord, è tornato a polemizzare sui lavori sul Ponte sul Po tra Ragazzola e San Daniele Po sul quale ha presentato una nuova interrogazione nella quale evidenzia le differenze di interesse sull’opera di ristrutturazione tra le due Regioni.

Ormai sono completati i lavori di competenza della Provincia di Cremona per l’impermeabilizzazione dell’impalcato interamente finanziati dalla Regione Lombardia mentre quelli per il consolidamento delle travi in carico alla Provincia di Parma non si sa ancora quando potranno iniziare perché i fondi occorrenti non sono ancora disponibili – ha spiegato il consigliere regionale leghista – Nel frattempo i disagi non sono finiti, perché è vero che il ponte verrà riaperto ma a senso alternato almeno fino a quando non saranno completati i lavori della Provincia di Parma e forse, addirittura, fino a quando non sarà ultimata tutta l’opera di risistemazione per la quale, finora, è stato programmato solo il primo lotto dei lavori per un importo di 3.600.000 euro da dividersi equamente tra le due province proprietarie. La Giunta regionale emiliano-romagnola guidata dal PD Stefano Bonaccini, però, per questo primo lotto finanzierà solo una parte dell’intervento, reperendo 1.000.000 di euro. Gli altri 800.000 li metterà direttamente la Provincia di Parma ricavandoli direttamente dalla vendita di azioni nelle Fiere di Parma”.

Nell’interrogazione Rainieri ha chiesto alla Giunta regionale di sapere: per quali motivi non ha recuperato l’intero importo necessario per finanziare i lavori di competenza della Provincia di Parma; se la politica di costringere gli enti provinciali a reperire una parte delle risorse occorrenti per lavori urgenti sulle infrastrutture viarie anche di interesse sovraregionale attraverso l’alienazione del proprio patrimonio azionario in enti di importanza strategica per il territorio è o sarà consueta su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna; se è intenzionata a far accelerare il più possibile l’iter per l’esecuzione dei lavori di competenza della Provincia di Parma e quando prevede possano avere inizio; se può rassicurare che una volta terminato il primo lotto di lavori urgenti anche da parte della Provincia di Parma la circolazione sul ponte potrà tornare regolare e, in caso negativo, se e come intende procedere affinché la stessa Provincia di Parma possa recuperare le risorse di sua competenza necessarie a completare il definitivo ripristino dell’infrastruttura.

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