Siccità, più acqua dal Taro fino al 31 agosto: ok alla deroga

Siccità, più acqua dal Taro fino al 31 agosto: ok alla deroga

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Più acqua per l’agricoltura. Via libera alla deroga al deflusso minimo vitale per il Trebbiafino al prossimo 10 settembre, e per il Taro fino al 31 agosto. Lo hanno deciso ieri la Regione e Arpae, accogliendo le richieste formulate rispettivamente dal Consorzio di bonifica di Piacenza e dal Consorzio di bonifica parmense insieme alla Società degli utenti del Naviglio Taro.

Le istanze, pervenute nei giorni scorsi, sono state valutate anche con il contributo tecnico dell’Autorità di distretto idrografico del Fiume Po e dell’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità dell’Emilia occidentale. I richiedenti la deroga dovranno farsi carico del monitoraggio sullo stato dei fiumi, con report settimanali sulle portate dei due corsi d’acqua. Sempre ogni settimana, dovranno eseguire specifiche verifiche sulle condizioni della fauna ittica con l’intervento di personale qualificato.

Già venerdì 16 giugno la Giunta aveva approvato d’urgenza la delibera sulle deroghe al deflusso minimo vitale per tutti i fiumi dell’Emilia-Romagna. Nei giorni successivi, si era tenuto a Bologna un incontro operativo per illustrare le regole e il procedimento semplificato da seguire per accedervi. La riunione era rivolta a tutti i soggetti titolari di concessioni al prelievo della risorsa idrica.

“A fronte di una situazione eccezionale come la siccità, che nonostante le pioggie di questi giorni, sta interessando tutto il territorio ed in particolare le province di Parma e Piacenza, avevamo promesso di agire in tempi celeri e lo abbiamo fatto: la velocità è parte della risposta attesa dai territori”, afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “E’ inoltre confermato il rilascio dalla Diga del Brugneto per l’agricoltura piacentina”.

“La Regione – continua l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo – metterà in campo specifiche risorse per potenziare le misure di conservazione delle aree protette interessate dalle deroghe: le definiremo insieme all’Ente Parco e saranno destinate alla tutela della biodiversità”.

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