Provincia: ecco l’asfittico bilancio di previsione. Decade Vagnozzi

Provincia: ecco l’asfittico bilancio di previsione. Decade Vagnozzi

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Andrea Mari, consigliere provinciale di Fontevivo, entra in Consiglio provinciale al posto di Marco Vagnozzi

Doppia seduta istituzionale oggi a Palazzo Giordani. Prima l’Assemblea dei sindaci e poi il Consiglio provinciale hanno approvato in via definitiva la proposta di Bilancio previsionale della Provincia, rispettando quindi il termine del 30 giugno e l’obbligo di pareggio. Al momento non ci sono fondi per sgombro neve, manutenzione strade e scuole, ma il presidente Filippo Fritelli si è detto fiducioso che già a luglio, grazie alle nuove entrate, si potrà applicare una variazione migliorativa in entrata, da riversare sulla manutenzione strade e per il Ponte Verdi sul Po. Buona parte di queste nuove entrate, però, sono rappresentate dalla vendita delle azioni di Fiere di Parma, che porteranno in cassa poco più di 5 milioni di euro. Si tratta però di una misura una tantum, non replicabile. Assolutamente insufficiente, al momento, quindi, il capitolo investimenti, sul quale si trovano soltanto 21 milioni di euro.

Per quanto concerne l’edilizia scolastica, la situazione risulta appena migliore con i Decreti mutui che consentiranno di portare avanti le ristrutturazioni avviate. Più complesso, invece, il discorso per gli altri interventi necessari.

Anche a causa del calo delle tariffe, alla Provincia di Parma arrivano meno soldi pure dalla tassa sull’assicurazione Rca Auto. Un taglio netto di 4 milioni di euro in 4 anni, ai quali si aggiunge il prelievo forzoso dello Stato di 16 milioni di euro su un bilancio di poco meno di 90 milioni.

A scagliarsi contro il bilancio della Provincia, il sindaco di Berceto, Luigi Lucchi, che contesta a muso duro contro i danni della riforma del ministro Graziano Delrio che ha ridotto le competenze della Provincia, contro i prelievi statali esagerati, contro le dismissioni azionarie di Ente Fiere e Autocisa, che portavano sostanziosi introiti alle casse provinciali, contro la gestione della vicenda Tep e contro la gestione dell’esodo del personale.

L’assemblea ha poi approvato all’unanimità alcune mozioni, tra le quali quella sulla crisi idrica e la siccità. Accorato l’appello del sindaco di Palanzano, Lino Franzini, a favore della costruzione della diga di Vetto, che, ricorda, ha superato tutte le valutazioni ambientali. Proposta appoggiata dal vicepresidente e sindaco di Tizzano, Amilcare Bodria, che ha chiamato in causa anche la Regione, “più attenta alla Romagna che alle nostre zone, sulle acque, sulla viabilità e sull’assetto idrogeologico”. Per la diga di Vetto l’investimento previsto sarebbe di 200 milioni di euro, ma secondo i sostenitori risolverebbe i problemi idrici del Parmense e del Reggiano. Il sindaco di Sorbolo, Nicola Cesari, ha proposto la costruzione di vasche di laminazione temporanee per trattenere l’acqua e rilasciarla quando occorre.

Al termine dell’Assemblea dei sindaci, il Consiglio provinciale si è aperto con l’approvazione della mozione sulla messa in sicurezza della viabilità provinciale, illustrata da Emanuela Grenti, che propone di non realizzare nuove infrastrutture se non assolutamente necessarie, ma di utilizzare le poche risorse per la manutenzione della viabilità esistente. Non vota il gruppo Provincia Nuova, che contesta la messa in discussione del piano degli investimenti sul territorio oltre alla scarsa discussione in merito.

Approvato infine il bilancio di previsione uscito dall’Assemblea dei sindaci, con il voto contrario di Provincia nuova, perché – come ha spiegato Roberto Bianchi – non è stata coinvolta nella elaborazione e perché mancherebbe la certezza della copertura dei finanziamenti.

Rottura anche in casa Pd: Gian Paolo Cantoni è uscito dall’aula al momento della votazione, manifestando la sua netta contrarietà alla decisione di alienare le azioni delle Fiere di Parma.

Da registrare infine una novità in Consiglio provinciale: non c’è più Marco Vagnozzi perché decaduto da consigliere comunale di Parma in seguito all’elezione dei nuovi organi comunali. In Provincia entra quindi al suo posto Andrea Mari, consigliere del Comune di Fontevivo, della lista Insieme del territorio.

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