Solidarietà dell’ UGL alla Polizia locale dell’Emilia-Romagna

Solidarietà dell’ UGL alla Polizia locale dell’Emilia-Romagna

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Il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale dell’Emilia Romagna proclama lo stato di agitazione degli agenti della polizia locale dei Comuni, delle Aree Vaste, delle Province, delle Associazioni, delle Unioni, delle Convenzioni della regione Emilia Romagna e  chiede a S.E. il Prefetto di voler avviare il tentativo di conciliazione, onde evitare azioni sindacali.

L’Unione Generale del lavoro (UGL) si associa allo stato di agitazione e sostiene la piattaforma sindacale rivendicativa dei lavoratori.

E’ da diversi anni che la Polizia municipale vive in uno stato di profondo disagio, derivante dalla mancanza del rinnovo contrattuale, fermo da più di un decennio. Condizione professionale da cui scaturiscono, da diverso tempo, richieste e sollecitazioni indirizzate agli amministratori regionali.

L’UGL ribadisce che serve un cambio di passo, dando cittadinanza alle proposte che mirano a rendere più efficace la Polizia municipale.

Tra esse, vi è il riconoscimento giuridico della meritocrazia, con relativo adeguamento economico in relazione alla progressioni contrattuali; la previsione di un fondo per oneri relativi a procedimenti penali inerenti il personale di Polizia municipale; la formalizzazione del ruolo di Comandante di Polizia municipale, ruolo da coprire con personale interno o tramite concorso; l’adeguamento, al pari di altre Forze di polizia, della logistica, nonché di tutti i mezzi di servizio, con un progressivo investimento per l’equipaggiamento; la maggiore cura della formazione professionale, rendendola obbligatoria prima del servizio operativo, sanzionando le Amministrazioni locali che non ottemperano; l’ ottimizzazione dei tempi e dei contenuti della Scuola di formazione interregionale;  l’adeguamento del personale, con sblocco immediato delle assunzioni per tutti gli Enti locali, anche per coloro i quali non hanno rispettato gli obiettivi del pareggio di bilancio, considerato che la sicurezza è un bene comune e non si può né si deve riversare la mala gestio della res publica sui cittadini; l’automatico riconoscimento dell’indennità di ordine pubblico.

L’UGL stigmatizza che la sicurezza è uno dei pilastri su cui  poggia uno Stato moderno, senza la quale l’incolumità viene messa a repentaglio, motivo per cui non può essere oggetto di contrattualizzazione al ribasso.

L’UGL resta al fianco dei lavoratori della Polizia locale, soprattutto in questa situazione di disagio  che rischia di ripercuotersi sulla tranquillità dei cittadini, a causa della noncuranza delle istituzioni regionali, che ha generato un pesante immobilismo generale.

L’UGL rammenta che la sicurezza è un bene di rilievo costituzionale ed il Presidente della Regione Emilia Romagna e le Amministrazioni locali hanno il dovere amministrativo di contribuire  a migliorare la qualità del servizio ai cittadini.

Matteo Pio Impagnatiello – UGL

 

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