Emergenza acqua, in Provincia il tavolo di coordinamento degli interventi

Emergenza acqua, in Provincia il tavolo di coordinamento degli interventi

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La siccità e la scarsezza di risorse idriche disponibili a Parma sono stati i problemi al centro di un tavolo di coordinamento in Provincia promosso dal presidente Filippo Fritelli e dalla consigliera delegata alle politiche ambientali Manuela Grenti, in collaborazione con Atersir. All’incontro che si è svolto oggi in piazza della Pace, presenti anche il consigliere Matteo Arduini (PN), hanno preso parte i deputati Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri, i consiglieri regionali Massimo Iotti e Alessandro Cardinali, sindaci e amministratori di Noceto, Colorno, Mezzani, Palanzano, Felino, Pellegrino, Parma, oltre a rappresentanti di Atersir, Iren, Emiliambiente, Montagna 2000, di Federconsumatori, Confconsumatori e Acqua pubblica.

I sindaci del territorio parmense insieme alla struttura tecnica di ATERSIR, l’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti, stanno seguendo l’evolversi della significativa emergenza siccità, coordinando le attività urgenti insieme ai gestori coinvolti, con la Protezione Civile provinciale e nazionale, e in costante raccordo con gli organi territoriali. Con la dichiarazione dello stato di emergenza, decretata dal Consiglio dei ministri giovedì 22 giugno, saranno disponibili ulteriori mezzi e risorse necessari a garantire alla popolazione l’approvvigionamento idrico: otto milioni e 650 mila euro su Parma e Piacenza saranno stanziati per azioni di emergenza e strutturali.

 

Ad alzare la soglia di attenzione è in particolare la diminuzione della portata di alcune sorgenti deputate principalmente alla fornitura idrica dei comuni della fascia collinare e montana del Parmense, in cui si segnala un livello paragonabile a quello riscontrato normalmente nel mese di agosto. Problematiche simili si riscontrano nella fascia della pedemontana e della pianura, dove è stata generalmente rilevata una riduzione dei livelli di falda e di produttività dei pozzi pari al 20 – 25 % della produttività storica dello stesso periodo.

Nella fascia montana la scarsità delle precipitazioni e le elevate temperature hanno comportato il raggiungimento di condizioni di criticità, specialmente nel territorio dei comuni posti a nord-ovest. In particolare vi sono aziende agricole, anche di grossa dimensione e con molti capi, che hanno necessità ingente di acqua soprattutto in considerazioni del benessere animale da garantire.

 Attualmente il piano di emergenza prevede l’utilizzo di autobotti per il trasporto e il rifornimento dell’acqua nei serbatoi idrici in deficit. Sono inoltre in corso interventi di ottimizzazione dei flussi residuali finalizzati a dirottare lo scorrimento superficiale di acqua in prossimità delle aree di ricarica delle falde dei pozzi di sub-alveo e delle opere di presa. I sindaci del territorio insieme alle autorità coinvolte e ai gestori esortano ancora una volta tutti i cittadini ad un utilizzo responsabile della risorsa idrica, privilegiando il consumo umano e contenendo il consumo per attività accessorie.

Ci troviamo in una situazione di emergenza non preventivabile – afferma Emanuela Grenti, sindaco di Fornovo e coordinatrice del Consiglio locale di ATERSIR – nella quale come istituzioni stiamo agendo in modo coordinato e quanto più tempestivo possibile. Siamo consapevoli di richiedere ai nostri cittadini uno sforzo importante ma è necessario, in condizioni di criticità, che ognuno svolga la propria parte. Ribadiamo la necessità che l’acqua sia utilizzata nelle sue funzioni di primaria utilità rinunciando ad attività secondarie che hanno a che fare con consuetudini e stili di vita. In questa fase tuttavia è necessario garantire la fruizione equa di un bene primario. Abbiamo chiesto al gestore, in quest’ottica di emergenza, ulteriori sforzi nella prevenzione e individuazione delle perdite di rete per ridurre al massimo la dispersione idrica e di valutare il recupero di fonti alternative finora abbandonate”.

Terminata la fase di emergenza che stiamo vivendo – continua Romeo Azzali, sindaco di Mezzani e rappresentante del Consiglio d’ambito in ATERSIR – sarà necessario porre in essere un progetto di prospettiva che, anche in considerazione dei cambiamenti climatici che sempre più spesso ci pongono di fronte a nuove condizioni ambientali, partendo dal Piano d’Ambito della provincia di Parma metta in campo nuovi investimenti per la realizzazione di invasi di stoccaggio in grado di prevenire le crisi idriche. Come amministratori siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere tali interventi, e confidiamo nel sostegno della Regione, che dovrà svolgere un ruolo importante per il potenziamento delle infrastrutture”.

Si è svolta in queste settimane un’intensa attività di sorveglianza del territorio – afferma Enrico Menozzi di ATERSIR – in cui l’Agenzia ha svolto un ruolo di raccordo tra le istituzioni coinvolte e coordinate dalla Regione, ed i gestori dei servizi che rispondono all’Agenzia come soggetto di regolazione. L’obiettivo è quello di facilitare l’avvio delle procedure di emergenza e l’accesso alle risorse necessarie, al fine di sostenere quanto possibile l’attività dei sindaci per i propri cittadini”.

Il Presidente della Provincia Filippo Fritelli ha preannunciato che l’Ente continuerà ad essere momento di coordinamento e confronto sul tema e che già alla prossima Assemblea dei Sindaci del Parmense, convocata per giovedì prossimo, verrà proposto un ordine del giorno operativo sul tema.

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