Consiglio comunale, ecco tutti gli eletti. Una marocchina in maggioranza

Consiglio comunale, ecco tutti gli eletti. Una marocchina in maggioranza

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Il nuovo Consiglio comunale sarà piuttosto rivoluzionato rispetto a quello uscente. La vittoria di Federico Pizzarotti porta in dote ad Effetto Parma la maggioranza assoluta con 20 seggi, mentre l’opposizione sarà piuttosto composita con la Lega Nord che entra in aula con 4 esponenti, mentre Paolo Scarpa, oltre al suo posto, avrà 3 seggi per la sua lista Parma Protagonista e altrettanti li avrà il Pd. Un solo seggio, infine, per Parma Unita Centristi.

La maggioranza di Effetto Parma – escludendo Marco Bosi, nuovo vicensindaco, Michele Alinovi, Cristiano Casa e Nicoletta Paci che tornano in giunta – dovrebbe vedere in aula i seguenti consiglieri: Leonardo Spadi, Nadia Buetto, Sebastiano Pizzigalli,

Cristian Salzano, Oronzo Pinto, Valeria Ronchini, Alessandro Tassi Carboni, Nabila Mhaidra, Lorenzo Ilariuzzi, Paola Francesca Ranieri, Roberto Schiaretti, Ferdinando De Maria, Roberto Bozzani, Stefano Fornari, Roberto Massari, Barbara Sartori, Marco Maria Freddi, Davide Graziani, Elisabetta Quaranta e Andrea Medioli.

Da sottolineare che Nabila Mhaidra, parmigiana di origine marocchina, è la prima straniera ad entrare ufficialmente nel Consiglio comunale di Parma. Un segnale importante di una città che cambia, come testimoniato anche dal buon successo elettorale della Mhaidra.

Sui banchi dell’opposizione siederanno con Paolo Scarpa anche Bruno Agnetti, Pier Paolo Eramo e Roberta Roberti per Parma Protagonista. Il Pd sarà presente con Lorenzo Lavagetto, Sandro Maria Campanini e Daria Jacopozzi. Per Parma Unita ci sarà Fabrizio Pezzuto. Per la Lega Nord, oltre alla candidata sindaco Laura Cavandoli, entrano in consiglio Maurizio Campari, Emiliano Occhi e Carlotta Marù.

Dopo chi c’è, bisogna dare un occhio anche a chi non c’è più. E non ci saranno esponenti politici che negli ultimi anni avevano fatto la voce grossa in Consiglio comunale e anche fuori. Spazzati via il Movimento 5 Stelle, gli esponenti storici del civismo e anche le forze comuniste. Ma a far più rumore sono le esclusioni dei civici per eccellenza, ovvero Giuseppe Pellacini, Roberto Ghiretti e Franco Cattabiani.

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