Telefono Amico compie 28 anni: nel 2016 oltre 6.200 chiamate

Telefono Amico compie 28 anni: nel 2016 oltre 6.200 chiamate

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Da 28 anni una voce amica risponde anche solo per fare due chiacchiere, per offrire un supporto a chiunque in quel momento ha bisogno. E’ il Telefono amico dell’Assistenza Pubblica – Parma Onlus che lunedì 18 giugno festeggia il suo compleanno, oltre 10mila giorni di ascolto nel rispetto di alcuni valori fondamentali per la fiducia tra chi chiama e chi risponde: anonimato, accoglienza, empatia, assenza di pregiudizi.

Nato il 19 giugno 1989 con il primo «Pronto, Telefono amico…», il servizio sociale della Pubblica risponde tutti i giorni dell’anno, feste comprese, alle due linee telefoniche 0521 284344 (orari: lunedì 17-20; martedì 20-23; da mercoledì a domenica 17-23). Nel corso del 2016, ha ricevuto 6.231 chiamate, e il tempo complessivo che i volontari hanno trascorso al telefono è stato di circa 1.225 ore. Le tematiche maggiormente trattate dal servizio, che non si rivolge ad un’utenza particolare, ma offre ascolto a chiunque senta la necessità di parlare e confrontarsi, hanno riguardato la sfera personale, emozionale, lavorativa, famigliare, amicale ed economica.

«Nonostante la nostra vita dipenda ormai esclusivamente dalla realtà virtuale, esistono ancora tante persone – spiega Francesca Anedda, consigliere della Pubblica con delega al Telefono amico – che preferiscono usare il telefono per interagire con una voce, quella del volontario di Telefono amico. La nostra attività ha un andamento costante e le chiamate arrivano numerose tutti i giorni: ciò dimostra che utilizziamo un mezzo di comunicazione ancora attuale e che le persone hanno sempre più bisogno di confrontarsi e di esprimere le proprie emozioni, nella certezza di non essere giudicati».

Telefono Amico organizza ogni anno un corso di formazione iniziale articolato in 12 incontri, gestito da un formatore professionista, per gli aspiranti volontari che, una volta entrati in servizio, saranno costantemente aggiornati e formati. «Il volontario ideale non necessita solo di tempo libero e buona volontà – sottolinea Anedda -, ma anche di una naturale predisposizione all’ascolto e al dialogo e di un’innata apertura al confronto. Il suo compito non è quello di dare consigli o di risolvere problemi, ma di offrire il proprio tempo e il proprio ascolto alle persone che chiamano per accompagnarle nel dialogo e nella riflessione interiore».

Il prossimo corso sarà presentato nel corso di una serata informativa a metà settembre e partirà ai primi di ottobre. Per informazioni sulla serata e per iscriversi al corso, è possibile chiamare lo 0521.224922 o scrivere a segreteria@apparma.org.

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