Rainieri: “Fidenza non avrà una moschea, ma Massari ha le sue colpe”

Rainieri: “Fidenza non avrà una moschea, ma Massari ha le sue colpe”

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Voglio credere e dare fiducia alle chiare rassicurazioni dell’APS Ennour che le leggi saranno rispettate e che pertanto l’edificio in costruzione in via Pertini non sarà una moschea. Rimangono comunque dubbi sull’opportunità e la trasparenza dell’iter che ha portato alla realizzazione di questa loro nuova sede sui quali chi ha fatto legittime domande come il sottoscritto non ha ricevuto adeguate risposte non tanto dal direttivo dell’associazione ma dalle istituzioni che dovrebbero garantire la sua regolarità, mi riferisco a Comune di Fidenza e Regione Emilia-Romagna”. Con queste parole anche il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega nord, Fabio Rainieri, è tornato sulla spinosa vicenda della costruenda nuova sede dell’associazione islamica di Fidenza che varie circostanze facevano piuttosto supporre dovesse essere piuttosto essere utilizzata come una vera e propria moschea.

Come ho sottolineato in una delle due interrogazioni che ho presentato in Regione sulla questione, l’area dove sorgerà la nuova sede di questa associazione culturale non ha servizi viabilistici adeguati ad accogliere le 400 persone che potranno essere ospitate in una sola immensa stanza di quell’edificio di 260 mq – ha quindi proseguito il Consigliere regionale leghista – E questo accade perché il permesso a costruire è stato chiesto per un centro elaborazione dati quando comunque già si sapeva, per un contratto preliminare di compravendita già registrato prima della richiesta presentata in Comune, che sarebbe divenuto di proprietà di un’associazione che non aveva e non ha tuttora nessun interesse ad elaborare dati. È bene che questa storia sia chiara così che i residenti di via Pertini sapranno che sarà stato l’attuale Sindaco di Fidenza che quel permesso ha fatto rilasciare senza prevedere adeguati oneri di urbanizzazione, il responsabile dei disagi molto probabili per strade intasate, parcheggi disordinati e rumori connessi quando specie di sera arriveranno nella sede di Ennour le più o meno 400 persone”.

Le varie iniziative politiche e apolitiche che chiedevano il rispetto della legge  finora hanno conseguito il risultato non da poco di ottenere dal direttivo di Ennour la dichiarazione chiara e inequivocabile che quella di via Pertini sarà solo la loro sede – ha quindi concluso la segretaria della sezione della Lega Nord Fidenza Samantha ParriCi vorranno però ancora controlli assidui e approfonditi sul rispetto della legge perché purtroppo le esperienze di sedi di centri culturali usati come luoghi di culto per celebrare i riti dell’Islam sono molteplici”.

1 COMMENTO

  1. La raccolte firme di cui ha dato notizia la stampa dimostra che la città sta seguendo con ansia l’iter che porterà alla nascita della nuova enorme sede dell’associazione di promozione sociale Ennour. I fidentini sono sempre più preoccupati per l’effettivo utilizzo che verrà fatto di questa struttura. Leggo anche della disponibilità dell’associazione Ennour a firmare la petizione: bene, li aspettiamo al più presto per la firma. In un periodo storico segnato dal terrorismo di matrice islamica, le preoccupazioni e i dubbi sono legittimi, alimentati dal fatto che l’iter è andato avanti nel silenzio e dal volantino che parlava esplicitamente di “moschea di Fidenza”.

    Nonostante Ennour si sia dissociata, rimane il fatto che il volantino è stato scritto e diffuso. Fino ad oggi Ennour aveva risposto in malo modo alle nostre richieste di chiarimento, tenendo un
    atteggiamento che aveva contribuito ad alimentare i dubbi che non sono soltanto miei o dei consiglieri di opposizione ma sono anche dei tanti fidentini che hanno firmato, mettendoci la faccia, per dire no a qualsiasi utilizzo improprio della nuova sede di Ennour. Come ben sappiamo tutti, sono numerosi in Italia i casi di sedi di associazione di promozione sociale poi utilizzate per riti religiosi, vale a dire come moschee. Mi auguro che non sia questo il caso di Fidenza. C’è un solo modo per garantirli: controlli frequenti e rigorosi per verificare che la legge venga rispettata. Quest’anno la comunità islamica fidentina ha chiesto l’utilizzo del palazzetto dello sport per il Ramadan. Sarà così anche il prossimo anno?

    Francesca Gambarini
    Capogruppo Forza Italia – Fidenza

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