8 giugno, Toni Iwobi a Piazzale della Pace per la Cavandoli

8 giugno, Toni Iwobi a Piazzale della Pace per la Cavandoli

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Toni Iwobi sarà a Parma giovedì 8 giugno alle 12 e 45 per sostenere la candidatura di Laura Cavandoli. Nigeriano di nascita, arrivato in Italia 40 anni fa con un visto da studente e ora alla guida di un’azienda informatica oltre che consigliere di maggioranza nel Comune di Spirano, iscritto alla Lega nord dal 1993,  attuale responsabile e  coordinatore del Dipartimento per la Sicurezza e l’Immigrazione della Lega Nord.
L ’appuntamento è presso il Modulo Eco di Piazzale della Pace per una conferenza in cui verranno esposte le linee guida della Lega Nord sul tema della sicurezza.
A darne l’annuncio è il segretario Provinciale della Lega Nord di Parma, Emiliano Occhi candidato capolista e che in questa occasione sarà anche moderatore dell’incontro.
E’ un orgoglio avere a Parma con noi Toni Iwobi a sostenere la candidatura di Laura Cavandoli: è una occasione importante per spiegare ai parmigiani come la Lega Nord intende affrontare il tema della sicurezza e dell’immigrazione, ma anche per sfatare  i miti che si sono creati intorno alle nostre posizioni su questi argomenti”.
“In questi anni- incalza Emiliano Occhi– il messaggio del Carroccio è stato profondamente distorto dalla maggior parte dei media nazionali con l’accusa di razzismo e di strumentalizzare i fenomeni migratori per far politica fino ad  incolparci di voler affondare i barconi di migranti: penso invece che la nostra politica sull’immigrazione sia stata strumentalizzata da altri partiti politici che ammantati di buonismo hanno speculato sui fenomeni migratori fino a far degenerare la situazione con le conseguenze che sono ora sotto gli occhi di tutti. Il nostro contrasto all’immigrazione clandestina nasce al contrario dal rispetto per la dignità di questi esseri umani il cui destino in Italia sarà lo sfruttamento e l’emarginazione: d’altra parte è la stessa legge italiana che prevede già oggi che nel nostro paese si possa entrare con visto turistico, con permesso di soggiorno o per diritto di asilo. Quello inoltre che diciamo da tempo è che le condizioni socio economiche del nostro paese non permettono di assorbire una quantità illimitata di immigrati e che l’unica possibilità di reale integrazione è legata alla disponibilità di lavoro che abbiamo in questo momento: e questo a parer mio non è razzismo ma buon senso”.

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