27 Maggio – Viaggio nei cantieri della Ti-Bre con Wwf, Legambiente, Slow...

27 Maggio – Viaggio nei cantieri della Ti-Bre con Wwf, Legambiente, Slow Food e Parma Sostenibile

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Sabato 27 maggio dalle 16 alle 20:30 un viaggio a piedi, in bicicletta ed infine aereo, per conoscere la storia e gli impatti di quella che – secondo Wwf, Legambiente, Slow Food e Parma Sostenibile – diventerà la più corta, inutile, e tra le più costose e dannose autostrade d’Italia. Ovvero il primo lotto dell’autostrada Tirreno-Brennero, la TiBre, che, secondo il progetto originale avrebbe dovuto collegare il porto di La Spezia con il Nord Europa, attraverso 85 km di autostrada tra Fontevivo, nel parmense, e Nogarole Rocca, nel veronese. Nel 1974 Anas e Autocamionale della Cisa  sottoscrivono la concessione per la costruzione e l’esercizio dell’autostrada, ma l’opera non venne realizzata.

Gli ambientalisti fanno la cronistoria di un progetto contestato anche da numerosi sindaci del territorio, partendo da quando la famiglia Gavio diventa principale azionista di Autocisa, fino al 2006 quando il governo Berlusconi accorda alla società 34 anni di proroga della concessione di gestione dell’autostrada Parma-La Spezia, senza gara d’appalto. Per aggirare la procedura d’infrazione dell’Unione Europea – ricordano ancora Wwf, Legambiente, Slow Food e Parma Sostenibile – il governo dichiara che Autocisa avrebbe finanziato la realizzazione della TiBre, acquisendo così il diritto al rinnovo automatico della concessione per la Parma-La Spezia. Nel 2010 il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) approva il progetto, ma solo per un primo tratto di 9 km nel parmense, per un costo di 513 milioni a carico di Autocamionale Cisa, che nel frattempo ottiene da Stato e Provincia il permesso di aumentare i pedaggi della Parma-La Spezia del 7,5% annuo dal 2011 al 2018.

Gli ambientalisti adesso sostengono che l’autostrada finirà in campagna, attraversando aree naturalistiche e zone protette, siti di nidificazione, prati stabili e terreni agricoli di prima qualità. Nel 2013 l’Impresa Pizzarotti Spa si aggiudica l’appalto per la costruzione del primo lotto, per 255 milioni di euro (IVA esclusa) e nel settembre del 2016 le prime ruspe iniziano i lavori.

Adesso Wwf, Legambiente, Slow Food, Parma Sostenibile, Fiab – Bicinsieme, Fruttorti di Parma e l’assessore all’ambiente del Comune di Sissa Trecasali, Patrizia Gaibazzi, accompagneranno i cittadini sui siti interessati dai cantieri e in serata sarà proiettata la prima visione del nuovo video-documentario che mostrerà in anteprima le riprese del cantiere fatte da un drone. L’evento è stato inserito nel programma nazionale del Festival dello Sviluppo Sostenibile che si terrà in tutta Italia dal 22 maggio al 7 giugno.

Il ritrovo per questo viaggio fuori dall’ordinario è fissato alle 16 all’entrata del Parco Ducale, lato ponte Verdi, per chi partecipa in bicicletta all’escursione da 35 km tra andata e ritorno. Per chi preferisce camminare a piedi, invece, l’appuntamento è alle 16.30 nel parcheggio Parco Augusto Daolio, via Cremonese 653 a Fognano.

L’itinerario prevede alle 17 la visita alla zona di cantiere posta all’imbocco della CicloTaro, in strada Taro in Viarolo, alle 18 la visita alla zona di cantiere presso il sito di nidificazione del falco cuculo e osservazione dei rapaci nella Zona di Protezione Speciale e Sito di Interesse Comunitario di via Fienil Bruciato 42, a Ronco Campo Canneto, e alle 19 si concluderà la visita con la proiezione del nuovo video documentario sulla TiBre al Circolo Arci di Viarolo, in via Cornazzano 35.

Saranno presenti tra gli altri Emanuele Fior (Legambiente), Enrico Ottolini e Rolando Cervi (Wwf) e il cantautore Rocco Rosignoli.

La partecipazione è gratuita, ma è gradita la prenotazione: info@parmasostenibile.it

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