Inchiesta Pasimafi, Commissione tecnica della Regione indaga sul Maggiore

Inchiesta Pasimafi, Commissione tecnica della Regione indaga sul Maggiore

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Una Commissione specifica, incaricata di verificare come si svolgono le attività di assistenza e ricerca nel settore della terapia antalgica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, anche in riferimento all’impiego e alla sperimentazione di farmaci e dispositivi medici. Questo quanto deciso dall’assessorato Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, guidato da Sergio Venturi, dopo le gravi accuse emerse dall’inchiesta Pasimafi della Procura di Parma e dei Carabinieri del Nas. Anche la Regione – che ribadisce la massima fiducia negli organi investigativi – vuol vederci chiaro su quello che accadeva all’interno della seconda Anestesia e Rianimazione del Maggiore, diretta dal professor Guido Fanelli, finito agli arresti domiciliari insieme al suo assistente Massimo Allegri.

La Commissione regionale lavorerà su un piano diverso, quello del controllo amministrativo sui protocolli utilizzati per la ricerca. In particolare, avrà il compito di verificare attentamente e comprendere le modalità di svolgimento dell’attività assistenziale e di ricerca in un settore così delicato quale è la terapia antalgica, per tutelare e difendere la salute dei pazienti. La Regione, inoltre, sta già adottando ulteriori misure anticorruzione che saranno inserite in una propria legge in corso di approvazione, con finalità ben precise: rendere sempre più efficaci e severi i controlli.

La Commissione, che dovrà presentare entro fine giugno una relazione sull’attività svolta, è composta da personale regionale esperto e con diverse competenze professionali. Ne fanno parte Rossana De Palma, della Direzione generale Cura della persona, Salute e Welfare, con funzioni di coordinatore; Teresa Coppola, dell’Agenzia Sociale e Sanitaria regionale; Massimo Costantini, dell’Azienda Ospedaliera-Irccs di Reggio Emilia; Morris Montalti e Ottavio Nicastro, entrambi della Direzione generale Cura della persona, Salute e Welfare; Marco Zanello, dell’Azienda Usl-Irccs Bellaria di Bologna.

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