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Lettera aperta alle mamme e papà che difendono i loro bimbi dai “maleducati”

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Mamma di bambino che frequenta il nido, la materna, le elementari, mamma che sei alle feste, nei parchi pubblici, nei supermercati, al luna park, onnipresente sempre pronta ad accusare di maleducazione i figli altrui. Si mamma e perché no anche papà, questa lettera è per te che ce l’hai con tutte le creature che osano urtare la tua. Mamma che credi che gli altri bimbi possano far male al tuo, che saranno i colpevoli dei futuri mali della società, i prossimi delinquenti sociali, quelli che sicuramente danneggeranno il pianeta, a te mamma vorrei dirti una cosa: il problema è tuo, solo tuo.

E’ tuo perché credi che tuo figlio sia intontito, credi che non sia capace di difendersi, che sia giudicato addormentato (e magari è cosi), ti irrita vedere gli altri più svegli, più scaltri. Tu mamma attacchi gli altri bambini di maleducazione e i loro genitori per combattere le tue di frustrazioni. Lasciamelo dire: mamma tuo figlio non è intontito e neanche il mio è maleducato. Il problema siamo noi adulti. Anch’io, a volte, sono stanca di te, della tua superficialità di giudizio, del tuo sciocco improvvisarti avvocato, pedagogista, medico, anche se il tuo livello scolastico non lo permette. Anch’io vorrei sfogare la mia rabbia per la tua mediocrità ma la mia educazione e il livello d’istruzione m’impediscono di dirti in faccia quello che penso di te.

Non sarebbe neanche giusto etichettare il tuo cucciolo che è solo un bambino più calmo del mio. I bambini giocano, si attaccano, difendono i loro giochi, i loro amici. Non hanno ancora sviluppato la capacità di controllo dei loro innocui istinti, quella naturale ipocrisia che contraddistingue noi adulti nei rapporti sociali. Loro litigano, si spingono, piangono ma dopo pochi minuti tornano a giocare fra di loro come se niente fosse successo. Voi, invece, continuate per giorni a giudicare, a criticare e a trasformare un’innocente e naturale spinta fra bambini di pochi anni in un tentato omicidio a danno del vostro. E’ vero ci sono bambini piccoli che tirano pallonate, prendono bastoni, spingono, non rispettano le file, iniziano a dire parolacce. Innervosiscono anche a me a volte.

Il problema è solo di noi adulti perché ci danno più lavoro, interrompono la nostra calma e gli insegnanti devono lavorare di più. Io ringrazio che ci siano questi bambini e che la mia innocente creatura li abbia non solo incontrati ma anche frequentati. Non ho paura che diventi un adulto maleducato con il loro esempio come tu temi per il tuo. Io ho paura che diventi un adulto che non abbia capito le difficoltà della vita. Un adulto che non sappia scansare e difendersi dai pericoli. Io ho paura che paghi da grande le conseguenze del mio continuo volerlo difendere dagli altri e dal mio continuare a giudicare gli altri i violenti

Mamma, papà, pur restando sempre dietro le loro spalle, lasciamo i nostri figli farsi le loro esperienze con quei bambini da voi definiti “maleducati”. Grazie a loro impareranno la vita e a discernere il bene dal male. Lasciamoli porsi l’interrogativo di come comportarsi “educatamente” davanti ad un piccolo sopruso. Lasciamo che lo imparino ora perché da adulti non ci saremo noi a difenderli. Grazie a loro i nostri figli impareranno, a modo loro, che bisogna essere scaltri e svegli. La vita da adulti non è la favola. La vera favola è la loro infanzia.

Maria Sole

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