SiAmo Parma, giudici e poliziotti nella lista di Greci. Ed ecco i...

SiAmo Parma, giudici e poliziotti nella lista di Greci. Ed ecco i primi assessori

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Secondo Filippo Greci per amministrare Parma serve il modello Verona, secondo Flavio Tosi, sindaco della città veneta e ideatore del sistema, per guidare Parma l’ex presidente dei Nuovi Consumatori è l’uomo giusto. Un matrimonio in piena regola tra SiAmo Parma e Fare! con Tosi, celebrato in grande stile in occasione della presentazione della lista che sosterrà il candidato sindaco del movimento civico. Non cinque liste come ipotizzato in un primo momento, ma una soltanto in cui convergono rappresentanti di Fare! con Tosi, Direzione Italia, Movimento Nuovi Consumatori, Unione Civica Parmigiana e SiAmo Parma. In tutto 32 candidati – 11 sono donne – e diverse sorprese.

Capolista è infatti Maria Cristina Lottici, 62 anni, ex giudice di pace a Parma, l’ex poliziotto Giovanni Rainone, 58 anni, l’arbitro di calcio Stefano De Matteis, l’ex magistrato Ciriaco Colella e l’ex vicequestore Massimo Bax.

Sorpresa nelle sorprese, per non farsi mancare proprio nulla, Greci ha reso noti i nomi di tre papabili assessori della sua giunta in caso di elezione: alla Sicurezza andrà Massimo Bax di Fare! con Tosi, per 40 anni in Polizia, già dirigente della Squadra Volanti e vicequestore a Parma; il Welfare andrà ad Adriana Gelmini, presidente del Tribunale del Malato; il giudice Gabriele Nigro si occuperà invece dell’agenzia per la legalità.

Filippo Greci, presentando la sua “macchina da guerra” all’hotel Parma&Congressi, ha definito l’amministrazione di Federico Pizzarotti una “grandissima delusione” alla quale contrappone adesso un gruppo che è estrazione “della società civile“. Tosi, tenendo a battesimo il candidato Greci, ha invece ricordato i successi del modello Verona, dalla differenziata sopra il 50% nonostante una città di un quarto di milione di abitanti, a una delle tassazioni più basse in Italia, fino all’incremento del turismo pari al 60%. Sulla raccolta porta a porta, Flavio Tosi ha inoltre spiegato che a Verona questa viene fatta soltanto nelle periferie e non in centro, proprio evitare degrado. Altro tema sensibile, quello della sicurezza. Il sindaco di Verona sciorina dati: assunti nuovi agenti di Polizia municipale con età massima 32 anni, 250 telecamere in più in 5 anni, nuova tecnologia a disposizione delle forze dell’ordine. Più sicurezza, più multe? Neanche a parlarne: Verona incassa 12-13 milioni all’anno, ma ha circa 70 mila abitanti in più. Non solo, i parchi veronesi sono presidiati dalle guardie giurate, così sulle strade ci sono più agenti della Municipale.

Nel mirino anche la vendita di prodotti contraffatti da parte degli ambulanti stranieri. “A Verona non ci sono più da dieci anni“, ha sottolineato Flavio Tosi. La ricetta sembra anche piuttosto semplice: pedinamenti in borghese a caccia dei flussi con cui arrivano i prodotti contraffatti, individuazione e sequestro dei magazzini di stoccaggio e anche multe salate, ben 1.024 euro, a chi li acquista.

Insomma, la macchina è pronta e il motore è caldo per il rush finale di questa campagna elettorale. Ma Filippo Greci, sul fronte della trasparenza, ha di nuovo sfidato Federico Pizzarotti: “Presento i miei candidati con il loro casellario giudiziario. Vi presento anche il mio 335 dove si legge che dal 2013 ho due querele per diffamazione dal sindaco Pizzarotti e dall’assessore Ferretti per il caso delle multe autovelox. A Pizzarotti voglio soltanto chiedere che fine ha fatto l’indagine per disastro colposo per l’alluvione del 2014?”.

LA LISTA SIAMO PARMA

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