CasaPound, Bargiggia con Bacchieri: sport, ecco cosa serve a Parma

CasaPound, Bargiggia con Bacchieri: sport, ecco cosa serve a Parma

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Lo sport come investimento sul futuro e veicolo di messaggi positivi, specialmente per i giovani. Di questo si è discusso all’hotel Parma&Congressi all’incontro “Giovani e Sport” al quale hanno preso parte il giornalista Mediaset Paolo Bargiggia, il presidente dei Panthers Parma Ivano Francesco Tira e il candidato sindaco per CasaPound Italia Emanuele Bacchieri.

Partendo dallo stato di salute della cultura sportiva in Italia, isul confronto – davanti a un centinaio di spettatori – si è subito spostato sulla realtà di Parma. Dai costi di gestione per le società a quelli sostenuti dalle famiglie, dai trasporti alle infrastrutture, generalmente adeguate anche se non sempre all’altezza, sono numerose le problematiche emerse, grazie anche al confronto con i numerosi dirigenti intervenuti.

Si tratta di temi spesso non tenuti in considerazione se non nei momenti in cui, grazie magari ai successi nei campionati, scattano le foto di rito”, spiega Bacchieri, sottolineando che sullo sport “non è pensabile fare retorica o propaganda, l’argomento è troppo importante per lasciarlo a questi mezzucci”.

E’ per questo – prosegue Bacchieri – che nel nostro programma abbiamo inserito punti specifici: dall’adattamento della logica del ‘Quoziente Parma’, in modo da aiutare economicamente le famiglie a sostenere le spese per lo svolgimento dell’attività sportiva, allo studio di un piano di mobilità che possa, sul modello ‘Happy bus’, aiutare i ragazzi a raggiungere le strutture dove si allenano. Non senza dimenticarci delle infrastrutture, per le quali è ormai improrogabile un piano di manutenzione sia ordinaria che straordinaria che ne garantisca la piena e completa fruibilità”.

E’ vero – riconosce il candidato – che la realtà parmigiana è forse fra le migliori in Italia, vista la presenza di decine di società, con migliaia di tesserati e centinaia di volontari che offrono gratuitamente la loro opera. Ciò non significa – conclude – che si debba dormire sugli allori: perché lo sport a Parma possa ancora prosperare è necessario che si continui a costruire, con proposte concrete e fattibili”.

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