Paolo Scarpa: Ponte Nord spazio aperto alla città

Paolo Scarpa: Ponte Nord spazio aperto alla città

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Il Ponte Nord potrebbe diventare un contenitore di iniziative per la città, spazio collettivo, casa di associazioni. Insomma uno spazio vivo, utilizzato, non più monumento allo spreco nel cuore della città.

Questo in sintesi quanto chiesto dai sostenitori di Paolo Scarpa che hanno partecipato alla marcia di oggi pomeriggio in via Reggio. Ma anche quanto Scarpa, candidato alle Primarie del 5 marzo per il centrosinistra, ha promesso.

Eravamo davvero in tanti oggi pomeriggio al Ponte Nord. Tanti cittadini desiderosi di dare un futuro a un’opera che fino ad oggi ha rappresentato soltanto un monumento allo spreco e una pessima immagine per la nostra città“, ha commentato Scarpa.

Cosa possiamo fare per rendere fruibile i 4.000 metri quadrati coperti di una struttura che è costata allo Stato ben 18 milioni di euro mentre altri 4 sono stati pagati dal Comune per il suo completamento?“, si è chiesto.

Da candidato sindaco alle primarie cittadine del 5 marzo, mi impegno a fare quello che l’Amministrazione Pizzarotti non ha fatto negli ultimi 5 anni: restituire alla città il Ponte Nord – ha sottolineato Paolo Scarpa -. La legge Galasso vieta che la struttura possa essere destinata a funzioni permanenti, ma consente che possa ospitare attività temporanee. La cena esclusiva di qualche mese fa, autorizzata dal Comune, lo dimostra. Per trasformare un contenitore vuoto e inutile in uno spazio a disposizione della cittadinanza bisogna che il Comune rediga un regolamento di utilizzo, qualcosa di simile a quanto già esiste per le sale civiche di cui la città da anni usufruisce, e lavorare a un ricco calendario di eventi e iniziative. Il Comune di Parma non ha fatto nulla di tutto questo, aggiungendo spreco allo spreco. Il Ponte Nord – continua Scarpa – appartiene a Parma e può essere un luogo d’incontro per le attività dei giovani, per le nostre associazioni per quanti hanno voglia di fare qualcosa per la città. Per ciò che riguarda le attività permanenti, bisogna lavorare assieme ai nostri parlamentari che già in passato si sono spesi per un possibile recupero della struttura. Abbiamo bisogno che la Presidenza del Consiglio dei Ministri prenda a cuore il caso e provveda a derogare alla legge Galasso. Dopo di che, il Ponte Nord potrà diventare stabilmente un orgoglio per la città“.

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