La Commedia dialettale torna a Felino. Su il sipario sabato 25 con...

La Commedia dialettale torna a Felino. Su il sipario sabato 25 con “Mandragola”

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viewAl Teatro Comunale di Felino è ormai tutto pronto peralzare il sipario sul teatro dialettale, la nuova rassegna promossa dal Comune. Quattro gli appuntamenti in cartellone, tra il 25 febbraio e il 15 aprile.

Sul palco del Teatro Comunale di alterneranno quattro compagnie storiche di Parma con altrettante divertenti commedie. Il primo appuntamento è per sabato 25 febbraio con la compagnia “Nuova Corrente” che presenterà “Mandragola”. Seguirà sabato 18 marzo “Al sartòr pr’il donnì” della compagnia teatrale “La Duchessa”, mentre sabato 1 aprile il gruppo teatrale “I Guitti di Veneri” porteranno al Comunale di Felino lo spettacolo “Tutt mat p’r al zio”. A chiudere in bellezza, sabato 15 aprile, la “Famija Pramzana” con la nuova commedia “Argent’viv”.

“Madragola” – che inaugura la rassegna sabato 25 febbraio – è una commedia in due atti di Aldo Pesce liberamente ispirata alla “Mandragola” di Niccolò Machiavelli e alle famose novelle del Boccaccio. Il tutto, però, ovviamente, in dialetto parmigiano. La storia, ambientata nel medioevo, si svilupperà dai tentativi di Callimaco, noto “dongiovanni”, di sedurre Lucrezia, moglie onesta del facoltoso Nicia. Sfruttando il desiderio del marito di avere un figlio, Callimaco, aiutato dai due truffaldini Ligurio e Siro e dal frate Timoteo, s’inventerà un astuto quanto improbabile piano per raggiungere il proprio obiettivo. Riuscirà nell’intento? La commedia si arricchisce di altri personaggi (mariti gelosi, ragazze speranzose di conoscere Callimaco, guardie e comari) strizzando l’occhio ed attingendo anche alle novelle di Boccaccio.

Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21. Biglietti in vendita al prezzo di 6 euro presso la biglietteria del Teatro Comunale (via Verdi, 2 – Felino ) prima dello spettacolo.

3 COMMENTI

  1. Infatti quello che dicevo io: il 1 aprile NON c’è quello da Voi indicato in “Tutt mat p’r al zio”, ma “Un nozén bon da morir”
    Saluti

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