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Parma: a scuola tra genitori ineducati e maestre terrorizzate: così facciamo il male dei nostri figli

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Una scuola qualsiasi di Parma, vado a prendere mio figlio in prima elementare. La scena è quasi sempre la stessa. Ci sono gruppetti di genitori che vociferano. Alcuni si parlano persino nell’orecchio, incuranti che vicino ci sia un altro. Percepisco che parlano dei maestri, di altri bimbi. Intuisco astio, cattiveria gratuita e  un livello empatico molto basso. C’è chi punta il dito contro un bimbo che ha rotto una penna dell’altro, accusa i suoi genitori di non averlo educato bene, un’altra mamma addita un altro bimbo per aver agitato il proprio, un’altra ancora accusa la maestra di non aver scritto bene i compiti, l’altra che ha dato molti compiti… ecc…

orecchio_destroPercepisco paura da parte degli insegnanti e non posso non capirli. Un gesto, una lite innocente e naturale fra bambini, un rimprovero della maestra, tutto può dar adito ad accuse, minacce mettendo a rischio la loro reputazione e il loro posto di lavoro. Basta poco. Genitori che s’improvvisano pedagogisti, giudici, avvocati, pubblici ministeri, assistenti sociali… solo per aver sentito dire dal proprio figlio che l’”altro” ha fatto qualcosa.

Che il rapporto scuola-famiglie si sia incrinato da tempo lo sapevo ma finché non c’ero dentro non capivo. Non c’è più alcun rapporto di fiducia. Il maestro non è più quella figura degna di rispetto da parte del genitore come lo era nel passato. Mamme che mi dicono di temere le maestre perchè ai telegiornali se ne sentono tante. Sono d’accordo che la violenza e gli eccessi vadano condannati, ma anche l’eccessivo timore verso chiunque sia portatore di violenza deve essere ridimensionato.

Sono un genitore che appartiene ai vecchi tempi,  quando le maestre potevano darci le bacchettate sulle mani, quando ci facevano uscire dall’aula se disturbavamo la lezione, chiamavano i genitori e questi non volevano sentire giustificazioni dai loro figli. Noi alunni avevamo paura di sbagliare. Il rispetto dell’insegnante e della scuola era una priorità di tutti, non solo per i bambini. Le maestre lavoravano meglio perché sapevano di avere la fiducia dei genitori e non il fucile puntato.

Cattiva scuola o cattivi genitori? Sono arrivata alla conclusione che Il male delle nuove generazioni inizia proprio nel vociferare di quei genitori che si erigono a portatori di verità assolute di pedagogia dell’età evolutiva.

A pagarne le conseguenze sono i nostri figli. Le critiche dell’altro aprono la strada all’intolleranza, alla cattiveria gratuita, al giudizio superficiale e a sensi di superiorità e di inferiorità senza fondamento. Astio e odio fra genitori e diffidenza da parte dei maestri che i nostri figli impareranno. Bambini che si arrogheranno il diritto di pensare di essere migliori degli altri e altri bimbi condannati e giudicati per momenti di vivacità che finiranno per identificarsi come bimbi inferiori senza che lo siano. Ogni bimbo è unico, ogni bambino ha diritto d’imparare nel rispetto dei suoi tempi. Questo dovremmo insegnare ai nostri figli.

Ho visto nel corso degli anni capitare di tutto: il bimbo meno sveglio far carriera e quello giudicato più intelligente finito in discoteca a drogarsi e a bere. Tutto può accadere e nulla è scontato. Questo dovremmo sempre ricordarlo noi genitori. L’unica cosa che possiamo fare è dare il buon esempio ai nostri figli e educarli all’amore per l’altro.

E a noi genitori di alunni scelti dalla sorte a condividere un percorso insieme, in una classe, dovrebbe essere chiaro che solo costruendo quel NOI fondato sull’empatia, la fiducia e il rispetto reciproco fra genitori, fra i nostri figli e fra genitori e insegnanti, possiamo sperare in un futuro migliore per loro.

Una Mamma di Parma

2 COMMENTI

  1. brava mamma la ammiro..ha detto parole esatte..il male dei ns figli siamo noi genitori…non insegnamo ai ns figli il rispetto vs gli altri…

    • Finalmente qualcuno parla di insegnanti… Costretti a vivere una realtà pericolosa,spaventati dei genitori che entrano in classe con arroganza,urlando, inveendo contro la maestra,che a sua volta deve stare attenta e guardarsi le spalle perché minacciata e ostacolata in ogni modo. Questo è il quadro di una scuola e degli insegnanti che ogni giorno cercano di lavorare in scienza e coscienza per educare oltre che a insegnare. Un insegnante.