Omicidio Habassi, perizia psichiatrica: Del Vasto capace d’intendere, Alberici no

Omicidio Habassi, perizia psichiatrica: Del Vasto capace d’intendere, Alberici no

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Luca Del Vasto - Alessio Alberici
Luca Del Vasto, 46 anni, e Alessio Alberici, 42

Luca Del Vasto era capace di intendere e volere la notte del maggio scorso in cui è stato torturato ed assassinato il tunisino Mohamed Habassi. Il 42enne fumettista Alessio Alberici no, soltanto parzialmente. Questo l’esito della perizia psichiatrica effettuata da Mirella Scorsonelli, perito d’ufficio nominato ad ottobre scorso – su richiesta dei difensori – dal gip Alessandro Conti. Che oggi riceverà l’esito sul suo tavolo durante l’udienza già fissata in tribunale per il procedimento relativo all’omicidio del 33enne tunisino che abitava nell’appartamento di via Castello a Basilicagoiano, di proprietà della compagna del 46enne Del Vasto. Secondo l’accusa, la vittima non pagava l’affitto e non voleva lasciare la casa. Da qui la spedizione punitiva finita in tragedia. Sia Del Vasto che Alberici, arrivati sul posto insieme a quattro rumeni, sarebbero stati imbottiti di un cocktail di cocaina e rum, che avrebbe potuto alterare le loro facoltà. Cosa che – stando alla perizia – è accaduta in parte per Alberici, ma non per Del Vasto.

mohamed habassi
Mohamed Habassi

I due quella notte erano nella casa dell’orrore. Ma restano ancora delle ombre su chi ha fatto cosa. Habassi è morto praticamente dissanguato dopo un’agonia durata più di 30 minuti: non solo picchiato e colpito con una mazza da baseball, ma anche mutilato con una tenaglia. A puntare il dito contro Del Vasto ed Alberici sono i quattro rumeni che hanno preso parte alla spedizione, mentre i due parmigiani accusano gli stranieri. In ogni caso, secondo le difese, non ci sarebbe stata premeditazione. Cioè la situazione è sfuggita di mano in corso d’opera e qualcuno ha esagerato.

L’accusa, sostenuta dal pm Daniela Nunno, invece, ha al suo arco il supertestimone tunisino R.B., che già nel corso dell’incidente probatorio di ottobre ha puntato il dito contro Del Vasto e Habassi. Il testimone – da un mese ospite in quella casa – ha parlato di tre persone entrate in casa per picchiare la vittima. Oltre ai due parmigiani, ha riconosciuto il romeno Ionel Togan. Quest’ultimo, però, dopo un primo scontro con Habassi, avrebbe lasciato la casa in cui sarebbero rimasti soltanto Del Vasto ed Alberici. Fuori dall’abitazione – non si sa per quale motivo – gli altri tre romeni che presero parte a quella che sarebbe dovuta essere una spedizione punitiva.

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