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19 Gennaio – Al Wo-Pa tavola rotonda su “Genitori come gli altri e tra gli altri: Essere genitori omosessuali in Italia”

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lgbti-everri-genitori-come-altri-tra-altri“Genitori come gli altri e tra gli altri: Essere genitori omosessuali in Italia” è il volume edito da Mimesis Edizioni, curato Marina Everri, che sarà presentato nel corso di una tavola rotonda – giovedì 19 gennaio alle 17 al Worlout Pasubio – con la vicesindaco Nicoletta Paci, gli autori del volume, la professoressa Laura Fruggeri, Lass, i rappresentanti delle associazioni e professionisti dei servizi sociali ed educativi.

Genitori come gli altri e tra gli altri raccoglie ricerche, esperienze, riflessioni da parte di ricercatori, professionisti, e rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni politico-legislative sul tema dell’omogenitorialità; un tema certamente attuale che ha avviato un feroce dibattito mediatico, in particolare in questo ultimo anno, sulla scia della discussione, e successiva approvazione, della normativa parlamentare sulle unioni civili.

Il volume nasce a seguito di un evento realizzato nel maggio 2014 presso l’Università di Parma, con il supporto del Comune di Parma e dell’Associazione Italiana di Psicologia, finalizzato a riunire la comunità scientifica, professionale e politica per discutere come studiare, lavorare e riconoscere i diritti delle famiglie omogenitoriali che vivono in Italia.

Marina Everri ha raccolto e integrato i contributi di vari autori che a diverso titolo si occupano di omogenitorialità, con l’intento di fornire uno strumento utile su diversi versanti: decostruire gli stereotipi verso i genitori omosessuali e i loro figli, fornire strumenti operativi per condurre ricerche e realizzare interventi idonei, dare voce a rappresentanti delle istituzioni politico-legislative e delle associazioni per riflettere sui cambiamenti necessari per fare fronte alle crescenti diversità che caratterizzano l’assetto socio-culturale del nostro paese.

In diverse parti del volume si sottolinea come l’omogenitorialità rappresenti solo una delle possibili forme familiari dentro le quali oggi si può manifestare la genitorialità. Infatti accanto alle forme familiari tradizionali troviamo madri single, famiglie migranti, famiglie adottive e affidatarie, famiglie ricomposte, ecc. Le famiglie omogenitoriali obbligano ricercatori, professionisti, e la nostra società in generale, a interrogarsi sulla diversità in senso ampio e quindi a sfidare preconcetti, modelli di teorici e metodologie di ricerca ormai obsolete, e infine, pratiche di intervento che, se non adeguatamente adattate ai nuovi bisogni delle famiglie contemporanee, rischiano di escludere e marginalizzare invece di includere, accogliere e curare.

1 COMMENTO

  1. Il Comitato Difendiamo i Nostri Figli di Parma manifesta la propria contrarietà al patrocinio da parte del Comune e dell’Università di Parma al convegno di presentazione, in programma giovedì 19 gennaio prossimo, del libro “Genitori come gli altri e tra gli altri – essere genitori omosessuali”, al quale interverrà tra gli altri il vice-sindaco Nicoletta Paci.

    E’ profondamento inopportuno, infatti, che un’istituzione pubblica adotti un’iniziativa di patrocinio su un tema delicato quale la “omogenitorialità”, sul quale il dibattitto scientifico è ampio e in cui si esprimono differenti posizioni.

    Il Comitato rileva inoltre che gli organizzatori non abbiano previsto la presenza di relatori che, in un opportuno confronto, sostengano la necessità delle figure naturali materna e paterna per una corretta crescita dei figli e perciò stigmatizza che non si sia neppure garantito un necessario contraddittorio al fine di fornire ai cittadini una obiettiva informazione sul tema.

    Il CDNF non può non ricordare come è la stessa Costituzione a riconoscere la famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio” (art.29), parlando quindi di famiglia naturale (e non tradizionale) che vede la presenza del padre e della madre nella generazione e nell’educazione di figli. Realtà e principio, questo, per il quale il CDNF si è opposto con i Family Day alla legge sulle unioni civili, denunciando che con il riconoscimento da parte dello Stato delle unioni di persone delle stesso sesso si sarebbe favorito lo stravolgimento della famiglia, della generazione dei figli e del rapporto genitori figli. Questo convegno è una delle tante conferme.

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