Racconti da Shakespeare a dicembre al Teatro Due. Grandi attori per 20...

Racconti da Shakespeare a dicembre al Teatro Due. Grandi attori per 20 serate

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Al Teatro Due di Parma per tutto il mese di dicembre venti dei drammi più straordinari della produzione Shakespeariana saranno raccontati da altrettanti attori, in un ciclo di serate dedicate ai Racconti da Shakespeare di Charles e Mary Lamb, messi in scena nella loro totalità per la prima volta in Italia.

Il ciclo di serate debutta venerdì 2 e prosegue fino al 22 dicembre, in ogni data due attori proporranno due capolavori di Shakespeare ridotti all’essenza in un monologo di circa 50 minuti. Un’occasione rara per gli amanti di Shakespeare e per un pubblico di tutte le età di ascoltare alcune fra le opere più affascinanti del Bardo, raccontate dalla voce di un gruppo di attori straordinari che partendo dagli adattamenti dei fratelli Lamb, attraverso la commistione fra i racconti e gli originali shakespeariani, intrecceranno i linguaggi in un’operazione affine al modus operandi proprio del teatro shakespeariano: le parole, versificate o in prosa, creeranno una lingua ibrida e complessa generando partiture verbali originali lontane dalle rigide classificazioni contemporanee.

Pubblicato a Londra dai fratelli Charles e Mary Lamb nel 1807, Tales from Shakespeare è una raccolta di 20 drammi shakespeariani adattati per i più giovani, un testo che, grazie alla meravigliosa chiarezza della scrittura e al fascino irresistibile di una narrazione intrigante e serrata, fin dalla sua prima edizione ha travalicato i limiti anagrafici dei suoi fruitori per imporsi in poco tempo come un bestseller mondiale.

Questa appassionante cavalcata attraverso la produzione Shakespeariana prende il via con Maria Paiato e La Tempesta, e con Max Malatesta e il suo Otello (2 dicembre), per poi proseguire con Manuela Mandracchia, Paolo Serra, Sara Putignano, Bruna Rossi, Gianluca Gobbi, Roberto Abbati, Elisabetta Pozzi, Gigi Dall’Aglio, Ilaria Falini, Orietta Notari, Sergio Romano, Filippo Dini, Enzo Paci, Raffaele Esposito, Ivan Zerbinati, Fulvio Pepe, Sara Bertelà e Andrea Di Casa.

Le righe della scrittura del racconto de “La tempesta” saranno schiuse da Maria Paiato per conoscere meglio, nella storia del naufrago mago Prospero, il temperamento di Ariel, per dare più voce a Calibano e respiro alla storia d’amore tra Ferdinando e Miranda, buffa e ricca di potenziale divertente; l’aspetto più esplorato sarà il meraviglioso che popola l’isola, un mondo di fiaba. Maria Paiato, che nella sua lunga carriera di pluripremiata attrice ha lavorato con importanti registi in numerosissimi spettacoli, curiosamente porta nel suo curriculum solo due testi shakespeariani (“La Dodicesima notte” con la regia di Ennio Coltorti e “Sogno di una notte di mezza estate” con la regia di Mauro Bolognini) e serba nel cuore il desiderio di interpretare un giorno Riccardo III.

In compenso è totalmente avvezza al racconto per il pubblico, da un anno e mezzo gira l’Italia leggendo con grande successo brevi testi di grandi autori quali Buzzati, Savinio, Landolfi e Flaiano, “raccontando mi rendo conto che lo spettatore è sempre un po’ bambino, gli piace essere preso per mano e accompagnato in territori di stupore. Il pubblico non avverte la mancanza di teatralità in termini di quantità di personaggi, scene che cambiano etc. Quando un racconto è così sapientemente scritto, all’immaginario non manca niente e le persone restano col fiato sospeso fino alla fine…”. Quella sospensione è la dimensione in cui lo spettatore trova qualcosa di sé stesso.

E questa è la sfida per Max Malatesta che in Otello, storia del generale moro che spinto dalla gelosia indotta da Iago ucciderà la sua amata Desdemona, porterà gli ascoltatori dentro la vicenda affinché possano viverla a livello non razionale, ma viscerale, lasciando emergere sentimenti anche perturbanti. Da grande conoscitore delle profondità umane, Shakespeare ha disegnato archetipi che rappresentano l’umanità nella sua interezza, a partire dalla triade Otello-Desdemona-Iago nei quali chiunque si può riconoscere. Premio Ubu nel 2000 e molte collaborazioni con importanti registi, Max Malatesta si dichiara
lontano da un teatro puramente intellettuale “credo debba prevalere sempre l’aspetto dionisiaco” ha affermato. Non a caso nei ruoli shakespeariani che ha interpretato il suo preferito è stato Mercuzio (nel Romeo e Giulietta diretto da Giuseppe Patroni Griffi).
“Raccontando una storia viene fuori chi sei – ha aggiunto. Innanzitutto bisogna capirla a fondo, perché ciò che non si è capito non si può neanche restituire, inoltre mentre raccontiamo dobbiamo essere in grado di stupirci a nostra volta. Le storie di Shakespeare devono essere raccontate e comprese un po’ più a fondo perché ci riguardano davvero da vicino”.

IL PROGRAMMA A TEATRO DUE

La Tempesta                 Maria Paiato
Otello                           Max Malatesta
2 dicembre ore 20.30 e 21.30

Molto rumore per nulla         Manuela Mandracchia
Il mercante di Venezia          Paolo Serra
5 dicembre ore 20.30 e 21.30

Romeo e Giulietta             Sara Putignano
La bisbetica domata          Bruna Rossi
6 dicembre ore 20.30 e 21.30

Macbeth                    Gianluca Gobbi
La dodicesima notte    Roberto Abbati
9 dicembre ore 20.30 e 21.30

Amleto Principe di Danimarca         Elisabetta Pozzi
10 dicembre ore 20.30 e 21.30

Pericle, Principe di Tiro         Gigi Dall’Aglio
La dodicesima notte            Roberto Abbati
11 dicembre ore 20.30 e 21.30

Cimbelino                                       Ilaria Falini
Tutto è bene quel che finisce bene    Orietta Notari
12 dicembre ore 20.30 e 21.30

I due gentiluomini di Verona       Sergio Romano
Re Lear                                    Filippo Dini
19 dicembre ore 20.30 e 21.30

La commedia degli errori         Enzo Paci
Misura per misura                  Raffaele Esposito
20 dicembre ore 20.30 e 21.30

Sogno della prima notte d’estate    Ivan Zerbinati
Come vi piace                               Fulvio Pepe
21 dicembre ore 20.30 e 21.30

Il racconto d’inverno             Sara Bertelà
Timone d’Atene                    Andrea Di Casa
22 dicembre ore 20.30 e 21.30

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