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Consiglio comunale: lavori in Cittadella e più soldi per il sociale. Folli frena sulla guerra dei cachi

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In un consiglio comunale raramente così tranquillo, le uniche scintille si sono registrate tra i banchi dell’opposizione. Per colpa di Fidel Castro. Ettore Manno del Partito comunista, in sede di comunicazioni alla giunta, ha ricordato il dittatore cubano scomparso nei giorni scorsi e i suoi legami con Parma, scatenando le ire di Franco Cattabiani (Cittadini per Parma, ex Civiltà Parmigiana) uscito dall’aula per protesta.

A parte questo siparietto, tutte le deliberazioni dell’aula stranamente non hanno registrato voti contrari, appena qualche critica neanche troppo marcata. La questione più importante approvata dall’aula con l’astensione dell’opposizione è la variazione al bilancio 2016 che porta in dote lavori ri ristrutturazione alla Cittadella e più denari per il sociale. I soldi per la Cittadella, un milione di euro, arriveranno attraverso un mutuo che l’amministrazione Pizzarotti accenderà con la Cassa Depositi e prestiti. L’obiettivo, illustrato dall’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, è quello di asfaltare gli anelli interni, pavimentare il percorso salute, riqualificare l’illuminazione e restaurare l’antico portale di viale delle Rimembranze. Interventi da realizzare in tempi brevi, cioè mentre è in corso l’intervento di riqualificazione dell’ex ostello.

Ma la Cittadella in questo periodo è terreno di scontro politico per altro. Il consigliere Roberto Ghiretti nel corso della seduta ha tirato fuori la questione “chiosco” che l’amministrazione vuole eliminare per trasferirlo all’interno dell’ex ostello, sottolineando che c’è una petizione di ben 3.000 cittadini contrari al provvedimento (l’ultima è del capitano del Parma Calcio, Alessandro Lucarelli). Nel mirino come spesso accade “l’incapacità di ascolto della giunta”. Ma il sindaco Federico Pizzarotti ha replicato a muso duro, sostenendo che la gente firma pensando alla scomparsa del punto ristoro, ma non sarebbe informata del fatto che si tratta solo di uno spostamento.

La disponibilità di 1,1 milioni di euro per il sociale, inserita nella variazione di bilancio approvata dal consiglio, deriva invece dal ritardo con il quale la Regione ha comunicato il ricalcolo delle rette dei servizi sulla base dell’Isee. In ogni caso una buona notizia per le persone in difficoltà o in stato di bisogno.

Via libera dall’aula con due sole astensioni anche alla gara d’appalto decisa dal Comune di Parma per affidare il servizio di Tesoreria dopo la scadenza del contratto con Banca Monte. L’affidamento, come ha illustrato all’aula l’assessore al bilancio Marco Ferretti – avrà una durata limitata al triennio 2017-2020, perché nel 2020 scadrà anche il contratto che lega il Comune a Parma Gestione Entrate Spa. L’idea è quella di unificare il servizio di tesoreria e di riscossione.

Ma come si consueto la seduta del consiglio comunale si è aperta con interrogazioni e comunicazioni alla giunta. Così il consigliere Ettore Manno ha segnalato la scarsa visibilità nelle ore serali e notturne in via Po, tra l’altro nei giorni scorsi scenario di un grave incidente stradale che ha coinvolto un ciclista, dovuto con ogni probabilità proprio alla carente illuminazione.

Due gli interventi del capogruppo Pd, Nicola Dall’Olio. Il primo sull’udienza del Tar del prossimo 21 dicembre, dove si deciderà il destino di tre dirigenti comunali assunti in seguito a un concorso del 2010 che, stando al ricorso presentato, non era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. I tre si erano dimessi da funzionari per venire riassunti nel nuovo profilo in seguito al superamento del concorso. Dall’Olio ricorda quindi che ora i tre rischiano il posto “per un errore non loro”. Il capogruppo ha chiesto al sindaco di trovare una soluzione, anche perché la stessa ricorrente – anch’essa dipendente del Comune – non avrebbe alcun vantaggio concreto anche in caso di successo al Tar. Una questione spinosa, sulla quale il sindaco Pizzarotti ha preso tempo rispondendo che ogni soluzione possibile sarà valutata soltanto dopo la sentenza del tribunale amministrativo.

L’altra questione sollevata da Dall’Olio è quella relativa alla tangenziale di Viarolo, che il consigliere ritiene dannosa e quindi da evitare, sostituendo questo progetto con la bonifica dei terreni inquinati in prossimità del Taro come deliberato dal consiglio comunale. Ma secondo l’amministrazione non c’è più tempo per cambiare le carte in tavola. Quindi la tangenziale di Viarolo si farà come previsto nell’accordo per la realizzazione del primo lotto della Ti-Bre.

LA GUERRA DEI CACHI

L’assessore all’Ambiente Gabriele Folli è pronto a considerare la marcia indietro rispetto al provvedimento di abbattimento degli alberi dei cachi che da oltre trent’anni sono presenti lungo diverse strade del centro della città. E’ quanto emerso nel corso di un incontro con i residenti di via Cremona che – 60 firme alla mano – protestano contro il taglio delle piante e suggeriscono altre possibili soluzioni per evitare la caduta dei frutti su auto e marciapiedi. Tra queste la possibilità di incaricare aziende che allevano maiali della raccolta di questi frutti di cui gli animali sono particolarmente ghiotti. L’assessore Folli, pur non cancellando del tutto l’ipotesi abbattimento, ha reso noto che sono allo studio altre soluzioni con il coinvolgimento pure di qualche associazione, ed ha preso l’impegno di comunicare per tempo le decisioni che l’amministrazione assumerà.

Questo è stato il primo incontro istituzionale dopo la protesta avviata dal consigliere Fabrizio Savani che aveva portato sabato mattina in via Cocconcelli numerosi residenti delle vie interessate dalla presenza degli alberi di cachi per protestare contro le decisioni annunciate dal Comune e per raccogliere i frutti.

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