Legambiente: al via il progetto Parco Fluviale PO 390-410 tra Polesine e...

Legambiente: al via il progetto Parco Fluviale PO 390-410 tra Polesine e Roccabianca

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Nasce il progetto Parco Fluviale PO 390-410, il nuovo intervento di Bellezza Italia, la campagna di Legambiente e del Gruppo Unipol per il recupero e la riqualificazione di aree degradate da restituire alla fruizione dei cittadini, come le antiche carraie. L’iniziativa è stata presentata all’Ospedale Giuseppe Verdi di Villanova d’Arda alla presenza di Maria Luisa Parmigiani, responsabile sostenibilità Gruppo Unipol, Stefano Ciafani, direttore generale Legambiente, Lorenzo Fra­ttini, presidente Legambiente Emilia-Romagna, Romano Freddi, sindaco di Villanova sull’Arda, Alessandro Ga­ttara, vicesindaco di Roccabianca, Andrea Censi, sindaco di Polesine Zibello, Luca Oddi e Massimo Gibertoni del Circolo Legambiente Aironi del Po, Daniele Cozzini, Polisportiva Gioco Parma onlus per la presentazione del filmato Impossibile is Nothing.

Il nome Po 390-410 vuole indicare i chilometri di sviluppo di questo primo e sperimentale tratto di Parco Fluviale che sarà realizzato da circolo Legambiente “Aironi del Po” che ha ottenuto da parte della Regione Emilia-Romagna la concessione di circa mille ettari di questi terreni con finalità di tutela e valorizzazione naturalistica e sociale. La maggior parte di queste concessioni ricadono in siti di Rete Natura 2000 in quanto SIC-Siti d’Importanza Comunitaria e ZPS-Zone di Protezione Speciale.

“Con questo nuovo intervento di Bellezza Italia – spiega Stefano Ciafani, direttore generale Legambiente -. realizziamo un’azione concreta per la valorizzazione di un territorio che negli ultimi decenni è stato progressivamente abbandonato, ma che rappresenta un patrimonio naturale senza pari e dalla grande vocazione turistica. Un’iniziativa simbolica, ma importante per richiamare l’attenzione verso il principale corso d’acqua italiano e promuoverne così la tutela e la salvaguardia a partire dalla necessità di procedere con azioni mirate per tutelare la sicurezza idraulica delle città e dei paesi situati sulle sue sponde, per perseguire il risanamento e la qualità delle sue acque, nonché per la valorizzazione delle grandi risorse naturali, paesaggistiche, culturali che questi territori custodiscono”.

Nello specifico, il progetto mira alla tutela e valorizzare naturalistica e sociale attraverso la riscoperta dei luoghi che diventeranno aule didattiche all’aperto per coinvolgere le scuole in percorsi di educazione ambientale, per ricerche ecologiche e idrobiologiche; alla realizzazione di percorsi ciclo-pedonali, aree di sosta e sport acquatici, in particolare canottaggio che coinvolgerà, grazie alla collaborazione della Polisportiva Gioco Parma, anche persone con disabilità. Saranno ripristinati i percorsi interni al Parco, le storiche carraie che sono da sempre utilizzate per accedere alla golena del fiume e che ricadono nei comuni di Polesine Parmense, Zibello e Roccabianca.

Il progetto si inserisce in un contesto molto più ampio. Legambiente è, infatti, promotrice di una proposta di candidatura come Riserva MaB Unesco del tratto medio padano del fiume Po (che comprende 32 comuni rivieraschi delle province di Piacenza, Cremona, Parma, Reggio Emilia e Mantova) che vede già coinvolti i sindaci del territorio, l’Autorità di bacino del fiume Po e il Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Parma, oltre ad associazioni e imprenditori agricoli.

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