Il ministro Poletti e la sottosegretaria De Micheli lunedì al convegno Legacoop

Il ministro Poletti e la sottosegretaria De Micheli lunedì al convegno Legacoop

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Andrea Volta

Legacoop Emilia Ovest organizza il 26 settembre un convegno sull’esperienza delle cooperative sociali di inserimento lavorativo di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. L’iniziativa si terrà a Parma, Presso l’Antica Tenuta Santa Teresa, in Strada per Beneceto, 26, con inizio alle 9:30. All’importante iniziativa interverranno, tra gli altri il ministro del Lavoro e Welfare Giuliano Poletti e la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e Finanze Paola De Micheli.

Nel nostro convegno – spiega il presidente di Legacoop Emilia Ovesta Andrea Volta – vogliamo riflettere e confrontarci sulla cooperazione sociale di inserimento lavorativo. Settore che gioca un ruolo decisivo nelle nostre comunità, non sempre compreso e riconosciuto. Il convegno parte innanzitutto dai significativi risultati di una forma cooperativa che nei territori delle tre province esprime esperienze di altissimo livello, e che ha svolto un ruolo fondamentale sul territorio per affrontare i problemi dell’inclusione lavorativa e sociale”. Nelle tre province le cooperative che aderiscono a Legacoop sono 31, con oltre 1648 soci e 1422 occupati, prevalentemente a tempo indeterminato, di cui 825 sono lavoratori svantaggiati, mentre il valore della produzione è complessivamente di 49.771.361 euro nel 2015. L’importanza dell’inserimento lavorativo, le sfide del futuro, il rapporto con le amministrazioni pubbliche le multiutility, il sistema degli appalti e degli affidamenti, il rapporto tra lavoro e volontariato, il nuovo ruolo delle Fondazioni: sono questi alcuni dei temi che verranno affrontati nel convegno.

Si inizierà con la proiezione del video “La vita senza B – Senza cooperazione che mondo sarebbe?” Dopo il saluto del sindaco di Parma Federico Pizzarrotti, interverrà Andrea Volta, presidente Legacoop Emilia Ovest. Seguirà la relazione “Le cooperative di inserimento lavorativo: la sfida delle economie coesive e della nuova stratificazione sociale” di Flaviano Zandonai, ricercatore Euricse e autore di numerose pubblicazioni sul welfare. Un tema particolarmente attuale, “L’affidamento dei servizi alle cooperative sociali: le Linee guida della Regione Emilia-Romagna e dell’Anac e il nuovo Codice Appalti” sarà affrontato da Luciano Gallo, avvocato, membro del Gruppo Tecnico Appalti dell’Anci e consulente di cooperative e amministrazioni pubbliche. Loretta Losi, responsabile del Settore cooperazione sociale di Legacoop Emilia Ovest parlerà della cooperazione sociale di inserimento lavorativo nell’area Emilia Ovest”. Alle 11:45 è in programma la tavola rotonda “Diamo voce alla cooperazione sociale” con la partecipazione dei rappresentanti di alcune significative cooperative sociali. La mattinata si chiuderà con l’intervento di Paola De Micheli, Sottosegretario di Stato Ministero Economia e Finanze.

Nel pomeriggio, a partire dalle 14:30, è in programma la tavola rotonda “La cooperazione sociale tra mercato e comunità”, a cui interverranno Giuseppe Forlani, Prefetto di Parma, Luca Vecchi, responsabile Welfare e Politiche Sociali per l’Anci e sindaco di Reggio Emilia, Paola Cicognani, responsabile del Servizio Lavoro della Regione Emilia-Romagna, Ettore Rocchi, vicepresidente di Iren, Andrea Volta, presidente di Legacoop Emilia Ovest, Alberto Alberani, responsabile Legacoop Sociali Emilia-Romagna, Paolo Andrei, presidente della Fondazione Cariparma, Gianni Borghi, presidente della Fondazione Manodori di Reggio Emilia Massimo Toscani, presidente Fondazione di Piacenza e Vigevano. Modererà le tavole rotonde Luca Ponzi giornalista della Rai. Alle 16,30 il concluderà la giornata l’intervento del Ministro del Lavoro e Welfare Giuliano Poletti.

Nel nostro convegno – spiega Andrea Volta – vogliamo ribadire che a cooperazione è un bene comune. Lo è perché abbiamo una proprietà sociale che gestisce un patrimonio trasmesso di generazione in generazione; lo è in quanto vero e proprio soggetto pubblico non statuale. Siamo un bene comune per il nostro rapporto fertile e inclusivo con i territori e le comunità in cui lavoriamo; lo siamo perché lo dice la nostra Costituzione”.

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