Dall’Olio e Pellacini: Pizzarotti pensa solo alle beghe di partito

Dall’Olio e Pellacini: Pizzarotti pensa solo alle beghe di partito

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Nicola Dall’Olio, capogruppo del Pd in consiglio comunale, torna all’attacco del sindaco Federico Pizzarotti e della sua amministrazione. Accusato da alcuni di non fare una vera opposizione, tirato in ballo per la nomina dell’amico Maurizio Olivieri alla direzione dell’Ates (ruolo dal quale si è poi dimesso), considerato uno dei papabili in corsa alle primarie del Pd di Parma, Dall’Olio scende in campo per accusare Pizzarotti di immobilismo sui temi importanti che interessano la città.

A fargli eco è il capogruppo Udc Giuseppe Pellacini, anche lui contro Pizzarotti per il presenzialismo politico che lo porterebbe, secondo il consigliere di opposizione, a non occuparsi abbastanza di Parma.

Ecco gli interventi integrali, il primo a firma del capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Nicola Dall’Olio, il secondo del collega di opposizione Giuseppe Pellacini.

Invece di passare il tempo a scrivere lettere e comunicati per diatribe interne di partito, battibeccando da solo ora con Di Maio ora con Grillo, Pizzarotti farebbe bene ad occuparsi di Parma.

Da mesi l’amministrazione comunale, che già non brillava per attivismo e progettualità, appare immobile. La maggioranza, senza più un chiaro riferimento politico, fa sempre più fatica a garantire i numeri per il regolare svolgimento del Consiglio comunale. Tra giugno e luglio si sono tenuti solo due Consigli e il prossimo è in programma per metà settembre, nonostante vi siano numerose delibere in giacenza.

La stessa Giunta non si capisce bene se ci sia o sia già in vacanza. Il 30 agosto scade un bando di finanziamento del governo per interventi di sicurezza e di riqualificazione urbana nelle periferie che mette a disposizione delle città capoluogo fino a 18 milioni di euro. Come gruppo PD abbiamo proposto di usarli per riqualificare l’area degli ex magazzini TEP in Viale della Villetta e trasferirvi la sede della polizia municipale. Non abbiamo avuto repliche e non abbiamo notizia che il Comune stia lavorando su altri progetti, ma speriamo di essere smentiti.

Piazzale della Pace, che doveva essere riqualificata, versa in uno stato indecente. Abbiamo tolto i cassonetti dalle strade e ci ritroviamo ora con una discarica di bancali e cianfrusaglie in pieno centro. Il prato è in condizioni pietose e gli unici bagni pubblici degni di questo nome nella zona sono stati chiusi.

Sul fronte della mobilità, l’amministrazione, dopo mesi di annunci, ha adottato un provvedimento estemporaneo per chiudere il lungo Parma quando è da più di un anno che si aspetta l’approvazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, ovvero il quadro di riferimento in cui tutti gli interventi di mobilità andrebbero inseriti

Per non farsi mancare niente, assieme al Lungoparma, è stata chiusa Via Romagnosi per un intervento costoso (1,6 milioni di euro)  di nessuna reale utilità ed urgenza. Mentre del ponte ciclopedonale della Navetta, già finanziato dalla Regione, non si sa più nulla, cancellato perfino dalla pioggia quotidiana di annunci.

Lo stesso dicasi per il Polo socio-sanitario Lubiana San Lazzaro, una struttura fondamentale per il quartiere, promessa per il 2016 e per la quale fino a pochi giorni fa non era stato nemmeno concluso il rogito per l’acquisto dei terreni.

L’elenco potrebbe continuare. Sono solo alcuni esempi che dimostrano l’immobilismo dell’amministrazione e la distanza siderale tra gli annunci, le promesse e i fatti. Pizzarotti aveva aperto il 2015 dicendo che era l’anno della svolta. Nel 2016, con la solita sicumera, aveva garantito che sarebbe stato l’anno dell’accelerazione. La realtà è che si è fermi più di prima. L’unica cosa che per fortuna sta davvero accelerando è la fine di questa inconcludente amministrazione.

Nicola Dall’Olio
Capogruppo PD Consiglio comunale

 

Pizzarotti critica ma non pensa e soprattutto non ammette i propri sbagli. Premesso che del futuro politico di Pizzarotti non importa nulla a nessuno è però ora che il Sindaco di Parma la smetta di farsi pubblicità in televisione più del Papa e pensi alla città e ai cittadini.

Dove sta il problema se per decidere su un’espulsione occorrono mesi. Ricorda vero Sindaco quanto ha impiegato a decidere sul referendum per gli asili? Non era lei che si è riempito la bocca in campagna elettorale proprio con il referendum popolare?

Non è già forse abituato alla mancanza di dialogo e al decisionismo di una sola persona? E’ quanto fa lui stesso da quattro anni a questa parte.

Se un non-partito modifica oppure no un non-statuto, un non-regolamento per l’espulsione di un non-sindaco, qual è il problema? La differenza è proprio questa, stavolta un giudice ha fatto “tana libera tutti” e sancisce che il Movimento 5 Stelle è un partito, deve avere regolamenti e organi come gli altri, anche se dice di non essere un partito politico e, intanto, si traffica nei palazzi a Roma per fare politica.

Se la prende con il mondo, Pizzarotti, e dice che il Movimento 5 Stelle prende le decisioni in una stanza chiusa. Cosa fa Pizzarotti se non questo? E’ forse il caso di ricordare il caso della Racagni? Per far contento qualche amico si è fatta una rivoluzione dannosa e inutile spostando bambini come pacchi da una scuola all’altra, spaccando una scuola su tre edifici.

Bisogna ricordare il caso degli educatori e dei servizi per disabili? Delle biblioteche che hanno buttato riviste di valore internazionale? La concessione dell’Ex Stimmatini? L’appoggio alle occupazioni abusive di alloggi in diverse parti della città?

“Grillo ascolta solo chi dice sì” dice Pizzarotti. Gli unici che in Consiglio hanno provato a muovere qualche critica sono stati mandati al confine e estromessi da una posizione politica per cui sono stati votati. Parlo del caso Savani e Nuzzo, eletti nel Movimento 5 Stelle e mandati all’opposizione.

Pizzarotti cerca un confronto con il Movimento nazionale anche se lui, in prima persona, non ha mai permesso nemmeno una parola. Ricordiamo la mozione di sfiducia all’Assessore Rossi per quanto accaduto, vero?

A proposito di tempi anomali: quando mi farà sapere se, quanto e quando l’Assessore Rossi ha versato i circa 27mila euro dovuti al Comune? Il procedimenti disciplinare a carico del Comandante della Polizia Municipale dura ormai da otto mesi, quando finirà? Dopo la scadenza di mandato?

Quando, signor Sindaco, inizierà a interessarsi dei problemi dei cittadini e si darà da fare per risolvere qualche problema? E’ in carica da quattro anni e finora non ha fatto nulla, non c’è nessun risultato, è riuscito solo a rendere la vita ancora più difficile ai molti in difficoltà.

Il conto alla rovescia perché questo Sindaco, il Movimento e tutte le beghe interne lascino il Comune è iniziato da tempo e sono sicuro che i parmigiani non si faranno gabbare ancora una volta.

Giuseppe Pellacini
Capogruppo Consiglio Comunale
Unione di Centro (UDC)

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