Tenersi alla larga dalla Lega Nord

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Il contesto europeo è sempre più caratterizzato dall’emergere di destre populiste e xenofobe che si alimentano della propaganda sfrenata alla lotta al terrorismo. Lotta al terrorismo che si traduce in politiche securitarie e di controllo esteso di tutta la popolazione, chiusura delle frontiere, Stati di Emergenza, repressione. In uno stato di tensione permanente dettato dal continuo pericolo di una presunta invasione, l’asse del dibattito pubblico si sposta sempre più a destra, legittimando norme e atti che privano la liberà di tutti in onore di una difesa del territorio.
In tutta Europa l’ondata di riforme costituzionali, sul lavoro, sull’istruzione e la sanità stanno progressivamente smantellando il Welfare e i diritti civili su cui, in teoria, sarebbe fondata l’Europa stessa, determinando il disfacimento di una società già lacerata dalla crisi. In questo scenario di violenze e razzismo, anche in Italia il protagonismo di partiti politici e associazioni come Casa Pound, Forza Nuova e Lega Nord influenza l’opinione pubblica e il pensiero politico sociale, incrementando sempre più odio e xenofobia.
Oggi più che mai, il populismo delle destre si fa sfrenato ed inarrestabile: dagli slogan fino al sempre ”ruspante” made in Italy della Lega.
La violenza che si protrae da nord a sud ha coinvolto anche Parma con due episodi avvenuti il mese scorso: il lancio di molotov a danno di due ragazzi di origine africana in via Venezia e, la stessa notte, un agguato incendiario al centro di accoglienza di borgo Onorato. Non possiamo che leggere questi avvenimenti come episodi di razzismo e intolleranza fomentati dall’apertura della nuova sede di Casa Pound e dalla propaganda discriminatoria portate avanti in città dai settimanali banchetti della Lega Nord.
A questo si aggiunge il raduno nazionale annunciato da Salvini per il 25 giugno non a caso a Parma, in un’Emilia diventata ormai terreno fertile per raccogliere consensi. Ne sono un esempio le ultime elezioni che hanno visto la Lega posizionarsi tra i primi partiti di una Bologna ex Rossa, ne sono un esempio anche i paesi della nostra provincia come Fontevivo, Traversetolo e Busseto nei quali l’impronta securitaria si va via via sostituendo alla caratteristica accoglienza emiliano- romagnola ormai messa in croce dai tagli governativi.

Tutto ciò avviene nella provincia in cui, negli stessi giorni, a partire dal 24 giugno per due weekend consecutivi, si terrà la XX edizione della Festa Multiculturale di Collecchio, dove centinaia di associazioni e comunità ogni anno danno vita ad un’iniziativa che punta a trasmettere i valori quali la solidarietà, l’antirazzismo e l’accoglienza, proponendo modelli diversi a quelli escludenti e mercificatori.
Una festa che punta a costruire città solidali ed egualitarie fondate sul mutualismo e sulle pratiche virtuose che dal basso puntano a costruire una società multiculturale, dove le differenze vengano messe a valore, senza barriere e chiusure, siano queste fisiche o ideologiche. Il 25 giugno, come durante l’intera durata della festa di Collecchio, decidiamo di stare dalla parte di tutte quelle associazioni e comunità che la animano, per costruire insieme una rete cittadina che possa fare di Parma una città davvero libera, solidale e accogliente.

Con questo auspicio invitiamo tutte le realtà cittadine ad esprimere il proprio dissenso nei confronti del raduno indetto da Salvini nella nostra città. Noi abbiamo scelto da che parte stare.
Ci vediamo alla Festa Multiculturale di Collecchio dal 24 giugno, la nostra Leopolda antirazzista.
Art Lab

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