Camionista e magazziniere rubano rame in una ditta, incastrati dalla Municipale

Camionista e magazziniere rubano rame in una ditta, incastrati dalla Municipale

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Ruba bobine di rame in un’azienda con la complicità del magazziniere, ma non ha fatto i conti con il senso civico dei parmigiani. Un camionista 40enne di origine albanese è così finito nei guai con la giustizia, denunciato per ricettazione dagli agenti della Polizia municipale.

Tutto è accaduto nella giornata di lunedì 13 giugno, quando al centralino del Comando di via del Taglio è arrivata la segnalazione di un cittadino parmigiano che parlava di un abbandono di rifiuti probabilmente pericolosi lungo viale delle Esposizioni, in direzione Fiere. Con una seconda telefonata, lo stesso cittadino ha poi fornito agli agenti la targa del camion che aveva scaricato il materiale e anche la ditta nel cui piazzale il mezzo pesante si era poi fermato.

Una segnalazione preziosa perché ha consentito alla Municipale di scoprire gli autori di un furto di bobine di rame e di restituire il bottino ai legittimi proprietari. Un colpo che avrebbe fruttato agli autori circa 7.000 euro.

Gli agenti hanno infatti impiegato pochissimi minuti per rintracciare il camion segnalato e l’autista è stato quindi invitato ad accompagnare gli agenti sul luogo del presunto abbandono di rifiuti. Dove gli agenti si sono trovati di fronte ad un’ingente quantità di rame avvolto in bobine, del valore di circa 7.000 euro, coperte parzialmente da un telo in materiale plastico nero sul quale era presente l’etichetta di una ditta della provincia di Lodi.

Il camionista albanese – messo alle strette – ha quindi ammesso di aver abbandonato il materiale per poi poterlo recuperare nella notte. Per lui è quindi scattata la denuncia per ricettazione, mentre le bobine di rame sono state sequestrate. Le indagini subito scattate hanno poi consentito di risalire alla ditta nella quale era stato messo a segno il furto, effettuato – secondo l’accusa – dal 40enne albanese con l’aiuto del magazziniere. I due sono stati incastrati dalle immagini del sistema di videosorveglianza interna. La Procura ha quindi disposto il dissequestro e la restituzione del rame al legittimo proprietario.

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