Addio all’ultimo testimone della Resistenza. E’ morto il comandante “Annibale”

Addio all’ultimo testimone della Resistenza. E’ morto il comandante “Annibale”

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Il “comandante Annibale” al suo ultimo corteo della Festa della Liberazione, il 25 aprile scorso

E’ volato via uno degli ultimi simboli viventi della Resistenza. A 95 anni si è spento Luigi Rastelli, il comandante “Annibale”, che fu a capo della famosa 31ª Brigata “Garibaldi Copelli”. Un nome, “Annibale”, che gli è rimasto appiccicato addosso come una seconda pelle per tutta la vita, così come quel tricolore che portava spesso al collo. Luigi Rastelli era presidente onorario dell’Anpi di Parma e non perdeva occasione per incontrare i ragazzi, per raccontare loro quale sia stato il prezzo della libertà.

“Con la scomparsa del partigiano “Annibale” Parma perde uno degli ultimi protagonisti della Resistenza – commenta il sindaco Federico Pizzarotti -. Luigi Rastelli, comandante della trentunesima Brigata Garibaldi, ci ha lasciato a 95 anni, dopo una vita dedicata all’impegno civile, prima per conquistare la libertà e poi per far sì che ciò che è stato non si dimentichi. Sempre in prima fila in tutte le manifestazioni dell’ANPI,  di cui era presidente onorario, e che fino a poco tempo fa era la sua seconda casa, “Annibale” ha  lavorato per preservare e diffondere fra i giovani i valori che stavano alla base della Resistenza. Di questo dobbiamo essergli grati, nella certezza che la sua lunga vita è stata una vita spesa bene”.

“Quello che rimarrà indelebile tra i miei ricordi, in questi anni in cui ho avuto la fortuna di conoscerlo, è certamente la sua vitalità: sempre il primo, sempre davanti a tutti durante la marcia del 25 aprile, con grande dignità e al tempo stesso umiltà, come ho avuto modo di constatare facendo quest’anno l’intero percorso al suo fianco – aggiunge il sindaco -. Mi piace ricordarlo con il tradizionale fazzoletto tricolore al collo e gli indumenti storici da partigiano, che era solito indossare il giorno in cui si ricordano le gesta della Resistenza. Annibale ha vissuto da uomo, e da uomo ci ha insegnato la parola “sacrificio”. Ora sta a noi mantenerlo vivo nella memoria, ricordando le sue parole e i suoi insegnamenti”.

Anche la Cgil di Parma, con una nota, “esprime vivo cordoglio e profonda commozione per la scomparsa del “Comandante Annibale”, all’anagrafe Luigi Rastelli. Il partigiano Annibale era un amico della Camera del Lavoro, tanto da presenziare e partecipare con un intervento alto e lucido, e nonostante l’età avanzata, anche all’ultimo Congresso della Confederazione”.

“Con Annibale – ha commentato a caldo Massimo Bussandri, segretario generale della Cgil di Parma – se ne va un altro dei protagonisti diretti della Resistenza e della Liberazione nel parmense, un uomo che ha incarnato i valori più profondi, il nesso inscindibile tra le lotte di Liberazione, i valori della Resistenza e della Repubblica basata sul lavoro. Un esempio che dovremo custodire gelosamente nella nostra memoria comune, un amico del sindacato e dei lavoratori”.

Secondo la deputata del Partito democratico Patrizia Maestri, “il comandante Annibale incarnava concretamente i valori della Resistenza, era uno degli ultimi rappresentanti di chi ha combattuto per la nostra libertà, un esempio per tutti noi e sino all’ultimo ha portato avanti le sue idee e le cose in cui credeva. Con la sua scomparsa se ne va un pezzo decisivo della nostra storia, ci lascia una persona vera e limpida che, con i suoi racconti e la sua viva testimonianza, ha saputo tramandare la memoria di quell’esperienza anche ai giovani di oggi. Ancora più oggi in cui ci sono rigurgiti fascisti che mettono in discussione la Resistenza anche nella nostra città, è nostro compito rendere attuali e concreti le idee per cui il Comandante Annibale ha speso la vita, un tesoro che ci ha lasciato e che ora sta a noi continuare a rendere vivo e indelebile”.  

1 COMMENTO

  1. Apprendiamo con dolore la notizia della scomparsa del partigiano Annibale Comandante della 31^ Brigata Copelli, storica figura dell’Anpi di Parma
    nella cui sezione ha militato fino all’ultimo. Ricordiamo il suo impegno in difesa dei valori della Resistenza, della Costituzione, nella lotta al
    fascismo e ai nuovi fascismi. Annibale, nome da partigiano di Luigi Rastelli, lascia un vuoto nell’impegno antifascista e per i valori della
    Resistenza che potremo colmare solo operando con la stessa tenacia e coerenza di Annibale.
    Come Partito della Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti vogliamo ricordare Annibale per il patrimonio di valori per il quale ha combattuto ed in
    cui ci riconosciamo e che continueremo a difendere e promuovere in questo momento storico che rende ancor più attuale questa lotta.
    La Segreteria provinciale del Prc di Parma
    I/le Giovani Comunisti/e di Parma

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