Consiglio comunale, opposizioni sfiduciano i vertici del Teatro Regio. Ma è un...

Consiglio comunale, opposizioni sfiduciano i vertici del Teatro Regio. Ma è un provvedimento poco concreto

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Teatro Regio ParmaI gruppi di minoranza hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti dei vertici del Teatro Regio. I firmatari della mozione avrebbero voluto discuterla già nel prossimo consiglio comunale, convocato per martedì 24, ma la richiesta non è stata accolta dalla maggioranza 5 Stelle perché presentata fuori tempo massimo.

I membri del Pd precisano che la sfiducia non riguarderebbe Anna Maria Meo e Barbara Minghetti ma i componenti del consiglio d’amministrazione presieduto da Federico Pizzarotti, cioè coloro che hanno proceduto materialmente alla loro nomina finita poi nel mirino della Procura della Repubblica in seguito all’esposto presentato dal senatore Pd Giorgio Pagliari. A dare la versione ufficiale però sarà la conferenza stampa che si terrà domani mattina in Municipio.

Con questa mozione viene chiesto quindi il rinnovo del Cda della Fondazione Teatro Regio con la sostituzione dei consiglieri coinvolti nell’inchiesta. Si tratta però più di un’azione politica volta ad aprire un confronto sull’inchiesta che ha coinvolto il sindaco Federico Pizzarotti, l’assessore Maria Laura Ferraris e altri componenti del Cda, che un provvedimento che possa avere di fatto un seguito concreto. A cominciare dal fatto che il presidente della Fondazione è per statuto il sindaco pro tempore di Parma, quindi Pizzarotti, anche volendo, avrebbe qualche difficoltà a lasciare. Inoltre, il Regio sarebbe di fatto un ente autonomo che non risponde in maniera così automatica alle istanze dei consiglieri comunali.

L’inchiesta Teatro Regio e la mancata comunicazione al Movimento 5 Stelle da parte del sindaco Pizzarotti dell’avviso di garanzia ricevuto, intanto, è costato al primo cittadino la sospensione dal partito di Beppe Grillo. Lunedì mattina in Comune, nel corso di una conferenza stampa, i vertici dell’amministrazione comunale pentastellata presenteranno le controdeduzioni e i relativi documenti inviati al direttorio del Movimento 5 Stelle per contestare una sospensione che sa tanto di espulsione già scritta. Ma Luigi Di Maio, responsabile Comuni del Movimento, e company, avranno altri 30 giorni per decidere se espellere o meno il sindaco di Parma. In ogni caso, il capogruppo in consiglio comunale, Marco Bosi, ha già reso nota l’intenzione di adire il tribunale civile contro un eventuale provvedimento di espulsione a carico di Pizzarotti, ribadendo così l’unità del gruppo attorno al suo sindaco.

Ma a complicare ulteriormente le cose potrebbe essere ancora una volta il Movimento Nuovi Consumatori, che ha ormai lanciato una sorta di crociata contro l’amministrazione Pizzarotti. Proprio per lunedì, infatti, con un’altra conferenza stampa, il presidente dell’associazione, Filippo Greci, chiederà in maniera piuttosto retorica se quello relativo alle nomina al Teatro Regio sia l’unico avviso di garanzia notificato al sindaco Pizzarotti. Ce n’è un altro? Sono diversi gli esposti presentati dalla stessa organizzazione contro il Comune e le sue partecipate.

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