Tribunale di Parma, Romanini e Maestri (PD) chiedono aumento dei magistrati

Tribunale di Parma, Romanini e Maestri (PD) chiedono aumento dei magistrati

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Maestri-RomaniniI parlamentari del PD, Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri, hanno presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sulla situazione del Tribunale di Parma. I parlamentari PD chiedono infatti un aumento dei magistrati in servizio.

Sulla base del decreto ministeriale per la revisione della piante organiche degli uffici giudiziari di primo grado, in corso di adozione in conseguenza alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, il tribunale di Parma risulterebbe escluso da qualsiasi incremento del numero di magistrati in servizio, in quanto, benché sulla base del numero dei residenti nel circondario abbia diritto ad un aumento di 4 giudici e ad un ulteriore giudice in ragione del numero medio delle sopravvenienze calcolato con riferimento al quinquennio 2006-2010, il positivo rapporto tra pendenze e sopravvenienze impedirebbe ogni ulteriore assegnazione” dichiarano i deputati.

Per questa ragione Romanini e Maestri hanno presentato un’interrogazione al Ministro della Giustizia ribadendo una richiesta già avanzata in precedenza.

“Una situazione paradossale” – hanno spiegato i due parlamentari – “che rischia di penalizzare significativamente, anche rispetto a tutti gli altri uffici giudiziari dell’Emilia-Romagna, il tribunale e la procura della Repubblica di Parma che, benché gravati da numerosi procedimenti, si sono distinti per una buona gestione dell’arretrato e nella conduzione dei tempi dei nuovi procedimenti”.

Secondo le dichiarazioni dei deputati i riscontri numerici presi a riferimento dal Ministero non sono sufficienti a dare contezza del reale carico di lavoro degli uffici giudiziari di Parma che risentono, inevitabilmente, della ricchezza e della vitalità del tessuto imprenditoriale provinciale classificato dal CENSIS al 12° posto su scala nazionale, dei numerosi procedimenti civili e penali scaturiti dal crack Parmalat che ancora impegneranno il tribunale per numerosi anni e dal fatto che il circondario di Parma non è esente dal fenomeno della criminalità organizzata.

Chiediamo al Ministro Orlando” – hanno concluso Romanini e Maestri – “di adottare tutte le più utili iniziative di competenza al fine di adeguare alle reali esigenze del territorio la dotazione organica dei giudici in servizio presso il tribunale di Parma. E’ un’esigenza reale di cui abbiamo sentito il dovere di farci interpreti”.

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