Gestione rifiuti, Movimento 5 Stelle: “La Regione ostacola Parma”

Gestione rifiuti, Movimento 5 Stelle: “La Regione ostacola Parma”

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img-20160430-wa0000.jpgQuestione gestione rifiuti a Parma. Un Comune virtuoso ostacolato dalla Regione? Perchè? E’ questo il quesisto che si sta ponendo l’amministrazione del Movimento 5 stelle, in un periodo di scelte e decisioni politiche importanti, sulla gara d’appalto del servizio rifiuti e del nuovo piano regionale.

Quello che vogliamo portare oggi con questa conferenza stampa è un messaggio politico – introduce Marco Bosi, capogruppo in Consiglio comunale del M5s – Parma ha dimostrato che questi obiettivi si possono raggiungere in 2 anni. Che una gestione dei rifiuti diversa è possibile e funziona. La Regione e Atesir però stanno mettendo un bastone davanti a questa strada. La Regione manca di volontà politica. Come si è fatto a Parma si può fare anche in altre città ma sembra che la Regione preferisca ripercorrere le vecchie strade che tutelano più le multiutilities che i cittadini”.

Il Movimento 5 stelle aveva infatti richiesto di poter passare a un ente interamente pubblico per la gestione della raccolta rifiuti, visto che il bando è scaduto. La Regione però sembra virare ancora per i vecchi metodi e per questi motivi l’amministrazione di Parma ha richiesto di potersi staccare dall’ambito provinciale. Atersir ha risposto no a questo sganciamento ma di fatto così  questa posizione va contro la richiesta unanime del Consiglio comunale di Parma, anche l’opposizione infatti è d’accordo con questa linea.

La strada che si sta percorrendo è ancora quella del business e dell’incenerimento e non una che pensa all’ambiente” continuano unanimi i consiglieri riuniti stamattina in conferenza stampa, Marco Bosi, Mirco Zioni, Patrizia Ageno, Lucio De Lorenzi, Andre D’Alessandro.

I dati poi sembrano parlare a favore dell’amministrazione – spiega Zioni, presidente della commissione Ambiente –Dal 2011 al 2015 si è registrato un passaggio dal 48,5% al 72% di raccolta differenziata e il 75% è l’obiettivo che la Regione si è prefissata per il 2020. Ben 65,7% di differenziata è inviata al recupero ed è aumentato il volume dell’organico, da 50 a 90 kg pro capite, e migliorata la qualità dei materiali raccolti. -59% per il residuo e il 70% delle utente non domestiche spende meno grazie alla tariffazione puntuale, così come il 92% delle famiglie”.

Come ricorda D’Alessandro “Parma ha ricevuto anche diversi premi in merito alla sua gestione della raccolta differenzaita. Premi anche internazionali“. “Inoltre siamo stati anche uno dei comuni meno aiutati finanziariamente ma abbiamo comunque raggiunto questi risultati” conclude Zioni.

Arianna Belloli

1 COMMENTO

  1. Attacco strumentale

    La maggioranza 5 stelle di Parma, dopo avere votato ieri a favore del nuovo statuto di IREN, in contrapposizione a tutti gli altri gruppi consiliari 5 stelle presenti nei Comuni soci della mulitutility, cerca di distogliere l’attenzione e recuperare un po’ di credito nel proprio Movimento attaccando la Regione sul tema dei rifiuti.

    Due dati, presi dalla nuova tariffa rifiuti approvata anch’essa ieri in Consiglio, sono sufficienti a dimostrare quanto l’attacco sia strumentale e finalizzato esclusivamente a coprire i loro mal di pancia sulla partita IREN, un’azienda per cui, appena insediati, avevano addirittura celebrato il funerale.

    Se quest’anno il costo complessivo del servizio rifiuti si ridurrà di circa il 3% dopo anni di rincari lo si deve in gran parte, oltre che all’impegno dei parmigiani, alle leggi e ai provvedimenti adottati dalla Regione.

    Un primo sconto di € 551.000,00 deriva dal fondo istituito dalla nuova Legge regionale sui rifiuti, legge che non è stata votata dai 5 stelle in assemblea legislativa nonostante sia di gran lunga la più avanzata in Italia.

    Un altro risparmio di € 624.456 deriva dalla riduzione della tariffa di smaltimento al termovalorizzatore, passata da 154 a 130 € a seguito del tanto vituperato conferimento dei rifiuti di Reggio Emilia. E’ una parte di quel beneficio economico che il Sindaco bollò alcuni mesi fa come “trenta denari”.

    L’altra parte sono più di 800.000,00 euro di contributo di indennità ambientale calcolato sul quantitativo di rifiuti smaltiti. Grazie a una recente disposizione regionale anche queste risorse potrebbero essere utilizzate per ridurre la tariffa, come da noi proposto con un ordine dal giorno.

    Abbiamo però ascoltato in Consiglio che il Comune preferisce usarle per garantire il servizio Happy Bus e per interventi sulle piste ciclabili. Senza termovalorizzatore, niente Happy Bus.

    Nonostante le critiche generiche ai termovalorizzatori, in tutti questi anni non abbiamo mai sentito una sola lamentela da parte dei consiglieri 5 stelle per l’utilizzo di questi fondi. Evidentemente i soldi, anche quando vengono dai rifiuti, non puzzano. Così come non hanno mai puzzato i dividendi e le sponsorizzazioni che IREN in questi anni ha elargito all’amministrazione Pizzarotti.

    Invece di attaccare strumentalmente la Regione, i 5 stelle di Parma farebbero bene a mettersi d’accordo con loro stessi e a impegnarsi per migliorare il servizio di raccolta rifiuti e per ridurne ulteriormente il costo, che resta comunque tra i più alti a livello regionale.

    Nicola Dall’Olio
    Capogruppo PD Consiglio comunale

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