Consiglio comunale di Parma tra querele, bilanci e tassa rifiuti

Consiglio comunale di Parma tra querele, bilanci e tassa rifiuti

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Non era una seduta come le altre in piazza Garibaldi è lo si è visto fin dalle prime battute. Non sono mancate in aula le scintille su quasi tutti gli argomenti trattati. Persino sulla delibera che approva il nuovo statuto Iren Spa e i nuovi patti parasociali che vedono anche il rientro del Comune di Parma nel patto di sindacato della multiutility. Un atto tecnico che, a dispetto di tre ore di discussione e pesanti scambi di accuse tra maggioranza e opposizione, ma soprattutto tra le due anime del Movimento 5 Stelle – quella di maggioranza e quella di minoranza – è poi passata sostanzialmente all’unanimità con 27 voti favorevoli su 29 presenti. Non hanno partecipato alla votazione i consiglieri Franco Cattabiani e Maria Teresa Guarnieri, che si erano dichiarati offesi per il trattamento riservato ai consiglieri sull’iter seguito da questa delibera.

Ma questa non era certo la votazione più complicata in piazza Garibaldi, dove il consiglio si è protratto fino a tarda notte. Anche sul rendiconto della Casa della Musica, altra istituzione comunale, i conti non sono brillanti ma la delibera passa con 25 favorevoli. Praticamente all’unanimità. Da registrare l’azzeramento della cassa, 506mila euro, per il trasferimento dell’avanzo di bilancio al Comune, che ha rigirato i fondi al servizio Cultura.

IL BILANCIO

All’esame dell’aula anche il rendiconto finanziario e il bilancio consolidato del Comune di Parma, dal quale traspare, secondo l’amministrazione Pizzarotti e la maggioranza a 5 Stelle, l’impegno al risanamento dei conti. Mentre l’opposizione contesta l’elevata pressione fiscale alla quale sono stati sottoposti i cittadini. E alla fine il bilancio passa con i soli 18 voti della maggioranza, contro i 9 contrari dell’opposizione.

“Il Comune ha un bilancio sano, entro il 2017 contiamo di superare del 50 per cento la riduzione del debito”. Questo ha affermato in aula l’assessore Marco Ferretti, gettando così definitivamente alle spalle tutti i problemi finanziari di piazza Garibaldi.

Per quanto riguarda l’ente, al contrario, abbiamo intenzione di accendere nuovi mutui per dar corso a investimenti», afferma Marco Ferretti, assessore al Bilancio, alla vigilia del voto del consiglio comunale sul rendiconto 2015. Che annuncia anche un avanzo d’amministrazione di 41 milioni (“Ma non è assolutamente un tesoretto, in quanto sono soldi che non possono essere spesi quando e come vogliamo”). Per quanto riguarda il risanamento dei conti, Ferretti ha ricordato che a fine 2011 il debito ammontava a 874 milioni di euro, ridotto nel 2012 a circa 600 milioni in seguito al fallimento di Spip, che ha cancellato 110 milioni di passivo, al risanamento della Stu Stazione e alla cessione di parte della Stu Pasubio.

A fine 2014 il debito complessivo del Comune di Parma è sceso a 483 milioni. “Il 44,7 per cento in meno rispetto al 2011”, ha sottolineato ancora Ferretti. Tornando all’avanzo di amministrazione di 41 milioni di euro, Ferretti ha spiegato che soltanto 3,8 milioni possono essere spesi in quanto derivanti da risparmi su investimenti. Per quanto riguarda il resto, 10,5 milioni di euro sono stati accantonati per il fondo crediti di dubbia esigibilità come impongono le nuove norme in materia di bilancio, mentre altri 3 milioni sono vincolati agli obiettivi per i quali la Regione e altri enti li hanno finanziati.

Non mancano però le critiche delle opposizioni sull’eccessivo rigore che avrebbe fatto perdere alla città la possibilità di effettuare investimenti, oltre al taglio di alcuni servizi. Nicola Dall’Olio (Pd) ha accusato l’amministrazione di aver soltanto reiterato “le scelte del commissario Ciclosi, che avevano il fine di far aumentare le entrate”, sostanzialmente una “cura da cavallo che non portato a restituire nulla ai cittadini” tanto che nel 2015 ad aumentare sono solo le entrate che hanno raggiunto quota 100 milioni di euro. Maria Teresa Guarnieri (Ap) ha contestato che “i cittadini non hanno avuto un ritorno in termini di servizi, abbassamento delle tariffe e investimenti”, mentre Roberto Ghiretti (Parma Unita) accusa la giunta Pizzarotti di aver “strangolato una città per quattro ann”. Giuseppe Pellacini (Udc) ha invece sottolineato come nell’avanzo di amministrazione ci siano ben 25 milioni che derivano dagli anni passati. E questo, secondo l’esponente dell’Udc protagonista nel pomeriggio anche di un battibecco con il sindaco Federico Pizzarotti, vuol dire che “non brilliamo certo per gli investimenti fatti in città. Non si può vivere senza un progetto o un’idea”.

Critiche che non piacciono all’assessore Ferretti che respinge le accuse di taglio dei servizi, preferendo parlare di razionalizzazione, ma ribadisce anche l’impegno dell’amministrazione per garantire agevolazioni sulla prima casa per 3,5 milioni di euro a fronte di un taglio dei trasferimenti statali di 3 milioni. “Ricordo che chi ha un Isee fino a 7.500 euro – ha inoltre aggiunto l’assessore – non paga la Tasi”.

Il consiglio ha quindi dato il via libera al bilancio 2015 con i soli voti della maggioranza. L’aula ha inoltre approvato una variazione di bilancio per l’assegnazione della parte di “tesoretto” spendibile – 3,8 milioni – che sarà investita in alcune opere pubbliche programmate già nel piano triennale 2016-2018. Tra le quali figurano anche il recupero del Ponte Romano e i marciapiedi da realizzare al Botteghino, ma anche spese che proprio investimenti non sarebbero come la manutenzione delle aree verdi e l’illuminazione cittadina. Anche la variazione di bilancio è passata con i soli 18 voti favorevoli della maggioranza, mentre l’opposizione ha fatto pervenire 4 voti contrari e solo 2 astensioni.

LA TASSA RIFIUTI

Per quanto concerne la Tari, la famigerata tassa sullo smaltimento rifiuti, per i cittadini di Parma si preannunciano buone notizie. Si parla di uno sconto in bolletta del 3,75% per le utenze domestiche e del 7,23% per le utenze commerciali. Questo per l’effetto della riduzione delle spese di smaltimento nell’inceneritore, passate da 154 a 130 euro a tonnellata – il che vuol dire che per il Comune di Parma si profila un risparmio valutabile attorno agli 800mila euro annui – e del riconoscimento del contributo regionale di circa 710mila euro per l’ottimo risultato raggiunto in materia di raccolta differenziata (72%). Proprio su quest’ultimo punto, l’assessore Gabriele Folli ha ricordato all’aula l’installazione di altre quattro ecostation entro il 2016, che si aggiungono alle quattro già operative presso alcuni parcheggi, mentre altre otto mini eco-station saranno destinate ai bisogni del centro storico.

LE COMUNICAZIONI DEI CONSIGLIERI

Il consigliere Mauro Nuzzo ha annunciato in aula un’azione legale nei confronti dell’assessore alla Cultura, Laura Ferraris, per le dichiarazioni di quest’ultima sulla gestione della Casa della Musica. In particolare sul servizio di somministrazione della struttura, in relazione al quale l’assessore aveva parlato in precedenza di “zona grigia” e avrebbe fatto riferimento al consigliere del Movimento 5 Stelle che oggi siede tra i banchi dell’opposizione.

Il consigliere aggiunto Marion Gajda ha invece richiamato l’attenzione del consiglio sulla situazione di una decina di pakistani che da un mese vivono e dormono in Pilotta. Una situazione già segnalata – ha detto Gajda – lo scorso 5 aprile dalla Consulta degli stranieri. Non solo problemi di cibo e di abitazione, ma anche di cure per alcuni che hanno bisogno un’assistenza continua. “La situazione è chiara, ne stiamo parlando con la Prefettura, peraltro non  sono gli unici”, ha detto l’assessore Laura Rossi. Che ha spiegato il problema: si tratta di persone arrivate attraverso canali diversi e che pertanto non hanno acquisito lo status di rifugiato. In questa situazione, la Prefettura non può intervenire. Ma si stanno comunque cercando delle soluzioni.

Roberto Ghiretti ha manifestato preoccupazione per le nuove assunzioni effettuate e annunciate dall’amministrazione comunale in materia di polizia municipale. In particolare una persona è stata acquisita dalla Provincia, mentre l’assunzione di 5 agenti è stata annunciata dall’amministrazione Pizzarotti. Risposta piccata del sindaco a 5 Stelle, che ha ricordato come ai tempi di Ghiretti in giunta l’organico comunale contava un centinaio di persone in più. Pizzarotti ha inoltre ribadito che le assunzioni vengono effettuate per migliorare la sicurezza in città.

Pellacini è invece intervenuto sulla situazione delle mense scolastiche, dove a suo dire sono sempre di più le famiglie che rinunciano al servizio. Il consigliere ha chiesto che vengano messi a disposizione dei ragazzi degli spazi in cui “mangiare tranquillamente un panino”, invece di lasciarli andare nel parco mentre i compagni pranzano.

Sempre di scuola ha parlato Ettore Manno. Il consigliere è intervenuto sull’adeguamento antisismico della scuola Corazza, lavori per i quali 5 sezioni dovranno essere trasferite alla Rodari e a Vicofertile. Manno chiede se a Vicofertile ci sono le condizioni per accogliere anche due bambini portari di handicap e come sarà risolto il problema della mensa che alla Rodari non c’è a differenza della Corazza. L’assessore Alinovi ha rassicurato sulo fatto che le scelte sono state prese in accordo con i vertici degli istituti interessati e che “le due collocazioni erano le migliori all’interno del bacino che poteva ospitare questi bambini”.

Infine Sebastiano Pizzigalli del M5S, annunciando l’ammissione del Comune di Parma tra le parti civili del processo Aemilia, ha chiesto una seduta monotematica del consiglio comunale o in commissione per analizzare la vicenda delle infiltrazioni mafiose sul territorio.

LE INTERROGAZIONI

Dalla zona Nord alla strada Santa Margherita fino alle bollette del teleriscaldamento. Questi i temi che hanno polarizzato l’attenzione della prima parte del consiglio comunale di Parma, dedicata come di consueto alle interrogazioni.

Giuseppe Pellacini (Udc) ha chiesto interventi nella zona Nord, da Baganzolino alla tangenziale, al sottopasso dell’alta velocità, dove da tempo non si fa manutenzione stradale e le condizioni delle arterie viarie potrebbero rappresentare un rischio per la circolazione. L’assessore Michele Alinovi, ha annunciato che è in corso il completamento della “segnaletica orizzontale che si fa con la bella stagione”, mentre per quanto concerne l’asfaltatura non sono in programma interventi perché dal “sopralluogo dei tecnici comunali si ravvisa che lo stato manutentivo è medio, non è in buone condizioni ma neppure in pessime condizioni”. Quindi si può andare avanti così, a meno che non si realizzino delle economie da altri interventi per poter finanziare i lavori.

Nicola Dall’Olio ha chiesto lumi sulle bollette del teleriscaldamento, poiché i cittadini segnalano un aumento di circa il 7%, non giustificato dal crollo del prezzo dei combustibili e del calore prodotto dal termovalorizzatore. L’assessore Gabriele Folli ha però ricordato che il prezzo del calore è basato sul prezzo del gas metano. E proprio in virtù di questo, la tariffa del calore nel primo trimestre 2016 è inferiore del 5% rispetto allo stesso periodo del 2015. A livello di singolo utente si possono verificare degli aumenti per una serie di motivi, tra cui la dispersione termica dei condomini.

Franco Cattabiani è intervenuto chiedendo spiegazione su via Silvio Pellico, dove è stata creata un’area di sosta a disco orario in corrispondenza di esercizi commerciali, in un breve tratto e solo dal lato in cui si trovano i negozi. L’assessore Gabriele Folli ha ricordato che si tratta di una ordinanza del 2009, probabilmente per agevolare la rotazione dei veicoli per favorire gli esercizi commerciali. Da allora la polizia municipale ha elevato solo 28 multe alle auto in sosta senza disco orario.

Infine Roberto Ghiretti ha chiesto i motivi per i quali sono entrati in funzione gli impianti termici di Iren in strada Santa Margherita, come lamentano i residenti della zona, secondo i quali hanno operato giorno e notto. Gabriele Folli ha negato eventuali guasti sulla rete di teleriscaldamento, ribadendo che gli impianti Iren sono rimasti accesi solo nei giorni in cui la temperatura è scesa sotto 0 gradi e hanno funzionato sempre ad integrazione della rete per il fabbisogno del calore.

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