Il Comitato Utenti Familiari sulla fuga dal Rems di Casale di Mezzani

Il Comitato Utenti Familiari sulla fuga dal Rems di Casale di Mezzani

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Il Comitato Utenti Familiari (CUF) del Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale-Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Parma, in relazione alle discussioni suscitate dall’indebito allontanamento di un ospite dalla Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS), esprime la propria solidarietà e vicinanza all’Ausl di Parma, al Sindaco e all’Amministrazione del Comune di Mezzani che, senza esitazione, hanno dato realizzazione alla legge di chiusura dell’OPG e intrapreso un percorso di cambiamento e di civiltà.

Un percorso certamente non facile ma assolutamente necessario: gli OPG erano carceri degradati, del tutto inadatti alla cura e non erano in alcun modo riformabili, perché incarnazione di quella cultura manicomiale centrata sull’esclusione, sulla privazione dei diritti, sulla negazione e l’annientamento della persona. Quella cultura manicomiale che in questi ultimi decenni abbiamo con forza voluto superare, sostenendo la costruzione di un nuovo approccio al problema della salute mentale e di servizi competenti e rispettosi della dignità umana.

Fin dall’inizio, il CUF ha sostenuto con convinzione gli sforzi per la realizzazione di questi nuovi percorsi e continuerà con il suo impegno contrastando ogni tentativo di riportare indietro il sistema della salute mentale. Un percorso che seppure difficile deve continuare. In un anno di lavoro la REMS di Casale di Mezzani ha raggiunto elevati livelli di funzionamento e di qualità. Le violazioni erano presenti anche negli OPG, dove avvenivano fughe ecc. ma la logica della REMS con la quale vengono affrontate è innovativa: curare dando alle persone occasioni di inclusione sociale, con l’obiettivo di sviluppare il senso di responsabilità, con il coinvolgimento dei familiari e delle comunità di riferimento.

E’ questo il modello che la REMS sta sviluppando e che vede la soddisfazione degli utenti e delle loro famiglie. Curare e non custodire: gli utenti, nel corso degli ultimi nove mesi, sono usciti oltre 250 volte dalla struttura senza mai creare problemi. Non è giusto che per una violazione commessa da uno (e la responsabilità è personale) gli utenti possano vedere compromessi i loro programmi di cura e abilitazione.  I familiari nella REMS hanno trovato sostegno e prospettive in un contesto relazionale di attiva partecipazione.

Il CUF esprime il proprio sostegno agli operatori, con i quali intende attivamente cooperare, affinché continuino con l’alto impegno e la forte motivazione che l’applicazione della riforma richiede.

Il CUF ringrazia Magistratura, Prefetto e Forze dell’Ordine per gli sforzi profusi nella realizzazione della legge. Infine invita i cittadini del Comune di Mezzani che da anni hanno nel loro comune una struttura psichiatrica verso la quale hanno sempre avuto un atteggiamento solidale e partecipe, a continuare nel loro impegno di vicinanza alla REMS, di essere capaci di solidarietà e umanità. Le persone della “Bassa”, al di là di ogni polemica, hanno un cuore grande!

Le associazioni del CUF invitano gli organi di informazione ad attenersi al Codice di Trieste per la comunicazione in tema di salute mentale al fine di avere un’informazione adeguata alla complessità del tema.

Il Direttivo CUF 
del Dipartimento Assistenziale Integrato
Salute Mentale-Dipendenze Patologiche
AUSL di Parma

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