Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil all’attacco della Barilla Spa per la cessione del ramo d’azienda relativo ai servizi informatici del gruppo alimentare, nel quale a Parma operano 17 dipendenti. L’operazione rientra nell’ambito dell’esternalizzazione di attività ad Accenture, noto operatore di servizi di consulenza aziendale.
“Per i lavoratori coinvolti, diversamente dal passato, non è prevista alcuna possibilità di essere ricollocati in altre aree aziendali – tuonano i vertici provinciali dei sindacati di categoria dell’agroalimentare -. Le organizzazioni sindacali, le RSU e le partecipatissime assemblee dei lavoratori hanno manifestato grande preoccupazione per quello che potrebbe essere l’inizio di una operazione a più larga scala. Nella Sede di Parma lavorano infatti più di 800 impiegati e la logica che sta dietro a questa cessione di ramo potrebbe adattarsi anche ad altre aree. L’azienda non ha smentito questa possibilità – continua la nota sindacale – ma si è limitata a dire che “ad oggi” nulla è previsto, aggiungendo però che i mercati e i business sono in continua evoluzione e che la sede deve partecipare alla necessaria razionalizzazione dei costi“.
Una posizione che non piace affatto ai sindacati che non escludono azioni di lotta contro il colosso alimentare di Parma.
“I lavoratori Barilla e i loro rappresentanti – concludono i sindacati confederali di categoria – denunciano una mancanza di coerenza tra i valori dichiarati dall’azienda, in tema di rispetto delle persone e di valorizzazione del senso di appartenenza, e i fatti che si stanno realizzando. Pretendono quindi di avere dalla proprietà un chiarimento nel merito e si adopereranno in ogni sede, anche con iniziative mirate, per tutelare la continuità lavorativa e le condizioni contrattuali dei lavoratori del comprensorio di Pedrignano”.