Zebre Rugby, il futuro passa dal consiglio Fir di Bologna

Zebre Rugby, il futuro passa dal consiglio Fir di Bologna

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Stefano CantoniSono ore cruciali per il futuro delle Zebre a Parma. Ma un pezzo di questo futuro, in attesa del consiglio d’amministrazione di domani, il terzo in meno di un mese, passa stasera da Bologna. All’NH Villanova si terrà infatti la prima seduta del 2016 del consiglio federale della Fir, presieduto da Alfredo Gavazzi, e forse né la sede, né la tempistica sono del tutto casuali. Sul tavolo, inutile nasconderlo, c’è anche la difficile situazione della franchigia del Nord Ovest, dopo le dimissioni del presidente Gianluca Romanini e del vice Egidio Amoretti per le ormai note vicende societarie.

Il cda delle Zebre, domani, aspetta di conoscere le decisioni dei due nuovi consiglieri cooptati – Cantoni e Carlo Rizzardi del Cittadella Rugby – i quali si sono riservati di decidere, per poi procedere all’elezione dei nuovi vertici in modo da presentarsi il 21 marzo all’assemblea dei soci, alla quale spetta poi l’ultima parola.

In pole position per la presidenza delle Zebre Rugby è sempre Stefano Cantoni, già dirigente degli Aironi Rugby, ma al momento mantiene ancora la sua carica di consigliere federale, cosa che lo rende incompatibile con la guida della franchigia bianconera. C’è grande attesa, dunque, per la riunione del consiglio federale di stasera a Bologna, dal quale evidentemente molti si attendono chiarimenti e rassicurazioni. Se queste ci saranno e Cantoni deciderà di lasciare l’incarico di consigliere federale, è facile intuire quale sarà domani l’esito del cda; in caso contrario vorrà dire che la crisi societaria è ancor più complessa di quanto non sia apparso già.

Dopo la cessione da parte della Fir del pacchetto di maggioranza a una cordata privata, condizione indispensabile perché il XV del Nord Ovest lo scorso anno rimanesse a Parma, la compagine societaria non è riuscita a trovare compattezza e soprattutto risorse adeguate per gestire un affare non facile e costoso come il torneo celtico. Pare che dai privati siano arrivati soltanto 300mila euro a fronte dei quasi 2 milioni che riesce a mettere insieme la Benetton Treviso. La Federazione, che ogni anno investe 4 milioni di euro per i bianconeri, difficilmente potrà fare di più, quindi la principale missione del nuovo presidente – e Stefano Cantoni pare sia proprio l’unico possibile – sarà quella di trovare nuovi capitali privati per dare seguito all’avventura celtica delle Zebre.

Parma ha già visto fallire miseramente – girando la testa altrove, sempre in attesa che arrivi qualcun’altro – grandi realtà come quelle del volley e persino il calcio. Questo, per il rugby, potrebbe essere l’ultimo appello.

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