Chiusa l’esperienza di Civiltà Parmigiana nel giorno in cui Parma ricorda Elvio...

Chiusa l’esperienza di Civiltà Parmigiana nel giorno in cui Parma ricorda Elvio Ubaldi

1540
0
CONDIVIDI
Elvio UbaldiCon la simbolica consegna del simbolo alla famiglia Ubaldi, si chiude l’esperienza politica di “Civiltà Parmigiana”. Entra nei libri, esce dalla politica attiva a un anno dalle prossime amministrative. Un momento forte in Camera di Commercio in occasione della presentazione del libro “Elvio Ubaldi, una città in testa” del giornalista della Gazzetta di Parma, Gian Luca Zurlini. Il volume racconta la straordinaria esperienza politica e amministrativa del sindaco Elvio Ubaldi, scomparso nel 2014, a partire dagli inizi nella Democrazia cristiana e dalle radici profondamente cattoliche e antifasciste della sua famiglia. Entrato in consiglio comunale nel 1979, Ubaldi ci è rimasto fino alla fine, per 35 ininterrotti. Fu vicesindaco con Lauro Grossi dal 1985 al 1989, fondò Civiltà Parmigiana nel 1994 e nel 1998 diventò sindaco, carica mantenuta per due mandati soltanto perché la legge non permette di farne uno di più.
Resterà nella storia della politica cittadina Elvio Ubaldi non solo come il padre fondatore del civismo parmigiano, ma anche come un rivoluzionario, un precursore dei tempi che ha traghettato la sua città nel terzo millennio. Ma anche come un sindaco libero dai giochi di partito. In Camera di Commercio c’erano tutti per ricordare Elvio Ubaldi. A cominciare dagli ex assessori Roberto Lisi, Maria Teresa Guarnieri, Arturo Balestrieri, Daniele Galvani e Stefano Spagnoli che con il sindaco Ubaldi hanno condiviso una esperienza amministrativa a dir poco rivoluzionaria finalizzata a cambiare una città ferma da troppo tempo. Ed Elvio Ubaldi è riuscito nell’impresa anche grazie al suo straordinario decisionismo e alla determinazione nel lavoro.

Nessun commetno

Lascia una risposta: