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Consiglio comunale: Nuzzo espulso dal gruppo del Movimento 5 Stelle, costretto a trasferirsi tra i banchi dell'opposizione

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Mauro NuzzoScintille in Consiglio comunale tutte interne al Movimento 5 Stelle dopo l’annuncio dell’espulsione dal gruppo consiliare di Mauro Nuzzo (nella foto). Separati in casa da tempo, nell’ultima seduta è arrivato l’annuncio del capogruppo Marco Bosi basato sul nuovo regolamento del gruppo consiliare. Una decisione votata da 17 consiglieri del Movimento 5 Stelle, con la sola eccezione di Fabrizio Savani che non ha sottoscritto neppure il nuovo regolamento di gruppo e spesso è stato critico verso le posizioni della maggioranza.

Mentre dal pubblico gli Amici di Beppe Grillo gridano “vergogna” all’indirizzo dei pentastellati, a Nuzzo viene chiuso il microfono per costringerlo a trasferirsi immediatamente, senza preavviso alcuno, dal banco della maggioranza a quello del gruppo misto, accanto alle opposizioni.

“Ero nel Movimento 5 Stelle e lo sono ancora adesso perché non sono stato espulso dalla dirigenza nazionale”, ha sottolineato Nuzzo dalla sua nuova postazione, contestando anche al suo ex gruppo e al presidente del Consiglio comunale Marco Vagnozzi “l’assenza di quella forma che nelle istituzioni è sostanza”. Mauro Nuzzo, infine, con una sorta di chiamata in “correità”, ha ricordato al suo ex capogruppo Bosi che anche il collega Savani non ha sottoscritto il nuovo regolamento di gruppo, meritando così la sua stessa sorte. E in due si potrebbe anche formare un nuovo gruppo, magari ispirato proprio al Movimento 5 stelle.

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Ma per i pentastellati non è stata una buona giornata. Con gli Amici di Beppe Grillo, dissidenti del Movimento 5 Stelle, che mostrano un cartello con la scritta “Noi stiamo con Nuzzo e Savani” che genera più di un imbarazzo, e un piccolo tapiro indirizzato al sindaco Federico Pizzarotti per le tante promesse fatte a fronte di nessun risultato. Il riferimento è tanto all’inceneritore quanto alla mancata internalizzazione dei servizi per l’infanzia.

In aula anche i No Ti-Bre, già in presidio davanti ai Portici del Grano, contrari alla realizzazione della nuova autostrada, ma a favore della Ti-Bre ferroviaria. No all’asfalto, sì alla mobilità sostenibile lo slogan degli ambientalisti. Le richieste sono dare alla questione del Ti-Bre un rilievo nazionale e bloccare l’approvazione del progetto esecutivo del primo lotto dei lavori (9 km). Gli ambientalisti hanno già annunciato per il 25 gennaio alle 20.30, all’auditorium Toscanini di via Cuneo, un incontro pubblico sul tema con i vertici nazionali delle associazioni ecologiste.

Altro momento importante della seduta consiliare, le surroghe di Alessandro Volta del Pd, dimessosi il 30 dicembre per un incarico all’Asl di Reggio Emilia, con Luca Pezzani, e della consigliera pentastellata Chiara Gianferrari che ha gettato la spugna il 31 dicembre, con Andrea D’Alessandro, assente per problemi di salute. In Consiglio comunale, infine, il debutto assoluto del consigliere aggiunto in rappresentanza degli stranieri residenti a Parma. Marion Gajda, imprenditore albanese, ha voluto ringraziare tutti per l’opportunità, assicurando il suo “miglior contributo” a favore della città.

Diverse le interrogazioni che hanno impegnato il Consiglio comunale. Roberto Ghiretti di Parma Unita ha chiesto lumi sullo stato dei lavori a Villa Parma ancora piuttosto indietro rispetto alle previsioni. L’assessore Michele Alinovi in proposito ha risposto che l’intervento si farà in più stralci funzionali, il primo dei quali prevede la costruzione della casa protetta, successivamente di procederà con il parco intergenerazionale. Alinovi ha assicurato anche il muro di Villa Parma non sarà abbattuto, ma saranno installati cancelli con un sistema di videosorveglianza per la sicurezza.

Pierpaolo Scarpino ha puntato l’attenzione sul degrado del Parco 8 ottobre 2001 di via Montanara, dove mancano ben 42 lampioni oltre agli arredi. Alinovi ha promesso un’attenta verifica per ristabilire al più presto le condizioni di sicurezza del parco.

Di grande rilevanza il tema del trasporto disabili sui bus cittadini. Ghiretti ha denunciato che la linea 7 della Tep non può essere utilizzata dai disabili perché le fermate non sono attrezzate. L’assessore Gabriele Folli ha fornito i numeri: a Parma sono 7 le linee attrezzate per il trasporto disabili e 9 parzialmente inidonee; delle oltre mille fermate, però, l’80% sono adeguate. “Alcune fermate non sono adeguabili per mancanza di spazio sui marciapiedi”, ha sottolineato Folli, assicurando comunque l’impegno dell’amministrazione per il progressivo adeguamento”. Entro l’estate, tra l’altro, sarà attrezzata la nuova linea 2 con i nuovi bus da 18 metri.

Nicola Dall’Olio (Pd) è tornato sulla questione della vendita decisa dal Comune di Parma delle sue azioni EmiliAmbiente Spa, bollata come “in contraddizione con il programma elettorale della maggioranza e non opportuna”. A spiegare la scelta, l’assessore Marco ferretti, secondo il quale si tratta di un obbligo imposto dalla legge di stabilità 2015 che impone la razionalizzazione delle partecipazioni nelle società e di dimostrare alla Corte dei Conti l’utilità della partecipazione per l’ente. “Partecipazione forse strategica – ha detto Ferretti – ma è difficile dimostrare l’utilità per l’ente visto che il Comune di Parma non usufruisce di servizi da EmiliAmbiente”. Comunque, ha aggiunto Ferretti, è stato aperto un tavolo di lavoro con gli altri soci per verificare la possibilità di dare servizi al Comune di Parma “che ci aiutano a rimanere nella compagine azionaria”.

Sempre Dall’Olio è poi intervenuto sul degrado delle gallerie Polidoro e Bassa dei Magnani. L’assessore Cristiano Casa ha detto che la situazione “è stata portata all’attenzione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, si è incrementato il presidio della polizia municipale ed entro metà febbraio installeremo telecamere in entrambe le gallerie”. Tutto ciò per la sicurezza, ma per quanto concerne il degrado, in accordo con i commercianti della zona, sono stati incrementati i passaggi di pulizia.

Fabrizio Savani e Giuseppe Bizzi hanno poi aperto la pagina rifiuti, dichiarando la contrarietà all’arrivo della spazzatura da Reggio Emilia. Chiesto al sindaco Pizzarotti un intervento d’autorità per impedire, anche con una ordinanza per motivi sanitari, l’arrivo dei camion. L’assessore Folli ha invece assicurato la ferma opposizione del Comune in sede di conferenza dei servizi, il prossimo 22 gennaio, quando in Regione si dovrà decidere sull’incremento da 130mila a 195mila tonnellate annue di rifiuti da incenerire a Uguzzolo. Sul tavolo anche la questione tariffe con lo sconto irrisorio del 10%, che potrebbe portare la tariffa da 154 a 139 euro a tonnellata smaltita.

Passando alle votazioni, il Consiglio comunale ha poi dato all’unanimità il via libera al nuovo regolamento per il rilascio delle autorizzazioni ai privati che forniscono servizi all’infanzia, dettato sostanzialmente da una nuova normativa regionale.

Lunga la discussione poi sulla proposta di variante al Piano urbanistico attuativo all’ex Bormioli. L’assessore Alinovi ha illustrato nel dettaglio i contenuti del progetto, dal Museo del vetro all’area gioco bimbi, dall’illuminazione pubblica a led alla grande piazza, fino al raccordo con la viabilità esistente. Un punto che ha sollevato diverse obiezioni da parte dei consiglieri di opposizione soprattutto per quanto riguarda le previsioni commerciali che integrano anche un nuovo supermercato. Il Comune diventerà così proprietario dell’ex Crsl di via Naviglio Alto ed otterrà da parte dei privati l’interramento dell’elettrodotto che interessa la zona e la ristrutturazione degli impianti sportivi.

Sulla questione ex Bormioli si è annunciato un voto favorevole trasversale, mentre Savani e Nuzzo, in particolare, hanno sollevato dubbi sul progetto e annunciato l’astensione.

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