Oltretorrente: più controlli sull'alcol, ma il vero problema è lo spaccio

Oltretorrente: più controlli sull'alcol, ma il vero problema è lo spaccio

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spaccioAl lunedì mattina la zona dell’Oltretorrente è  tranquilla, non sembra proprio di trovarsi nel Bronx di Parma. Una bottiglia di vetro abbandonata sotto un albero in borgo San Giuseppe e file di cartoni ordinati di fronte all’Africa e Cina market. Un sole pigro non riesce a bucare la coltre di freddo intenso che avvolge la gente intabarrata come al polo nord.

Beh finalmente un fine settimana diverso“-esclama Massimo Carpanini-proprietario del Minimum, un noto locale che si affaccia su Piazzale Picelli. “Ho visto più controlli da parte delle forze dell’Ordine e quando ho chiuso il locale, verso le 2 del mattino la Piazza era tranquillissima, anzi vuota anche perchè non c’era nessuno in giro, sembrava di essere in un film di fantascienza!”

Ma del resto è sbagliato generalizzare quando si parla di Oltretorrente. Lì davanti la situazione era tranquilla ma nei borghetti interni, a quattro pasi da lì, i soliti maleducati buttavano rifiuti in strada, urinavano contro i portoni e spacciavano fumo e cocaina.

“L’altro pomeriggio” racconta Giuseppe barista- “ho visto proprio di fronte a me, una combriccola di extracomunitari che beveva allegramente seduta al sole in piazzale Picelli. Quando è passata la polizia municipale, hanno messo le bottiglie dentro la giacca per poi ritirarle fuori dopo pochi istanti. Tra l’altro adesso fanno come si vede nei film americani; avvolgono le bottiglie di vetro di sostanze alcoliche in sacchetti di carta. Poco si preoccupano delle multe tanto mica le pagano”.alcolista (1)

Anche lo spaccio è un problema in Oltretorrente“- ci confida Davide, studente all’Università. In alcuni ritrovi convergono extracomunitari in bicicletta che appena ricevuta la telefonata del cliente partono a razzo per andarlo a rifornire, nascondendo le dosi di droga, opportunamente confezionata, in bocca, pronti a deglutirle nel caso fossero fermati dalla Polizia o dai Carabinieri. Il costo varia dal quantitativo,20 euro è il minimo mentre per il massimo non c’è un tetto“.

“Ma questa purtroppo non è una piaga esclusiva della zona”-lo incalza Matteo, studente di Brindisi “ma esiste a macchia di leopardo in vari punti della città: Via san Leonardo, Via Savani, via Emilia sia Est che Ovest. Anche sulle panchine in Piazzale Santa Croce, proprio di fronte all’ingresso della zona Universitaria ogni giorno sostano i pusher a piedi o in bicicletta che ti chiedono sfacciatamente se hai bisogno di qualcosa”.spacciatori

 

Antonio Terraneo

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