Fiere di Parma, un anno da record: 32 milioni di ricavo e...

Fiere di Parma, un anno da record: 32 milioni di ricavo e nuovi progetti

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Fiera di Parma - Fiere di ParmaExpo ha fatto bene alle Fiere di Parma, grazie anche al contributo per l’organizzazione del padiglione “Cibus è Italia” per conto di Federalimentare. I dati, presentati alla comunità finanziaria di Milano, parlano di ricavi pari a circa 32 milioni di euro e di un Ebitda del 15%. Un risultato straordinario per un anno dispari, in cui non c’è Cibus. Nel 2014 i ricavi si erano fermati a 40 milioni, ma l’Ebitda era all’11,2%, mentre nel 2013 – altro anno dispari – si erano registrati ricavi per 20 milioni. Più che soddisfatto il presidente di Fiere di Parma Gian Domenico Auricchio che ha parlato di risultato ben “superiore alle attese”, ottenuto anche attraverso una importante politica di contenimento dei costi. Tanto che il personale, ad esempio, pesa sul bilancio solo per il 9%, contro una media che si attesta al 25%. Alla luce di tutto questo, Fiere di Parma ha anche rivisto al rialzo le stime del piano industriale al 2020, con un cash flow di 10 milioni di euro (+20%).

A Milano, con Auricchio, anche il vicepresidente Annalisa Sassi, il Ceo di Fiere di Parma Antonio Cellie, e Thomas Rosolia, Ceo Koelnmesse Italia, il colosso tedesco del food con il quale l’ente parmigiano ha stretto una solida alleanza per andare a conquistare nuovi mercati nel mondo nell’ambito del food processing and packaging.

E il 2016 promette ancora meglio per Fiere di Parma. Non solo perché torna Cibus, in agenda dal 9 al 12 maggio (ma c’è da ridiscutere la questione con la milanese Tuttofood che ha portato via non poche categorie di Federalimentare, dai pasticceri ai salumi, strappando a Parma lo scettro di manifestazione leader dell’agroalimentare), ma anche per gli ottimi risultati prodotti da eventi di grande rilevanza come Mercanteinfiera, l’esposizione internazionale di antiquariato, modernariato e collezionismo vintage che supera ormai le 50.000 presenze per edizione, con oltre 1.000 espositori e sempre più buyer stranieri in arrivo dagli Stati Uniti; il Salone del Camper, seconda fiera del settore in Europa con 126.000 visitatori; il MecSpe con le sue innovative soluzioni per le imprese.

Tra le novità alle quali si lavora alle Fiere di Parma, anche un evento dedicato al food da tenersi negli anni dispari, quando non c’è Cibus.

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