Maestri e Romanini: approvata la legge “Dopo di noi” per tutelare i...

Maestri e Romanini: approvata la legge “Dopo di noi” per tutelare i disabili. Contrario solo il M5S

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Patrizia Maestri - Giuseppe RomaniniUna legge importante, da molto tempo attesa anche a Parma, che delinea finalmente un percorso di protezione pubblico universalistica per le persone affette da grave disabilità e prive di un sostegno familiare”. Oggi la Camera dei Deputati ha approvato la cosiddetta legge “Dopo di noi” che garantisce una assistenza ai disabili, un intervento salutato con favore dai deputati parmigiani Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini.

Una norma che arriva dopo diversi anni di battaglie portate avanti, anche a Parma, da associazioni del terzo settore come Anfaas, Itaca, Tommasini, Amnic e tante altre. “Questa norma – sottolineano i deputati – va incontro a quello che famiglie e associazioni chiedevano da tempo: assicurare alle persone con gravi disabilità le cure e l’assistenza necessarie dopo la scomparsa dei parenti più stretti e di veder garantito quei progetti di vita costruito negli anni, finora realizzati solo grazie agli sforzi delle famiglie. Una piccola rivoluzione nelle politiche sociali che dà una risposta reale e concreta a quei genitori che vivono con angoscia al pensiero di lasciare soli i propri figli disabili”.

La normativa è arrivata dopo mesi di confronti in cui si è cercato di costruire il testo migliore, ora la discussione passerà al Senato. “Come deputati del Partito Democratico – spiegano Maestri e Romanini –  ci siamo mossi con la volontà di mettere a disposizione delle Regioni e degli enti locali, del terzo settore e, soprattutto, delle famiglie, risorse importanti per far fronte a quelle situazioni di solitudine tra le più drammatiche soprattutto per chi vive in condizioni di indigenza. Speriamo che ora il Senato faccia presto e il ‘Dopo di Noi’ diventi rapidamente legge dello Stato”.

Per sostenere questo intervento il governo aveva già stanziato, nella Legge di Stabilità, 90 milioni di euro per costituire un Fondo pubblico per il 2016 e i primi 150 milioni nel triennio 2016-2019. “Si potranno elaborare progetti e percorsi – spiegano gli esponenti Pd – che favoriscano l’inclusione sociale e l’autonomia personale delle persone disabili anche attraverso programmi ed interventi innovativi di residenzialità volti alla creazione di famiglie-comunità e di case-famiglia. Si rafforzano inoltre le detrazioni fiscali per le spese sostenute per le polizze assicurative a tutela delle persone con disabilità grave, con l’incremento da 530 a 750 euro della detraibilità dei premi”.

La legge è stata approvata a larga maggioranza, con il solo voto contrario del Movimento 5 Stelle. “Anche in questa circostanza – commentano i deputati parmigiani – non hanno perso l’occasione per innestare un’inutile e strumentale polemica sulla pelle delle persone sole e più in difficoltà, con una immotivata diffidenza verso il terzo settore”.

1 COMMENTO

  1. i parlamentari del PD hanno “trascurato” di dire le cose più rilevanti contenute in questo abominio di legge con cui, sfruttando le disgrazie dei cittadini più deboli, si vuole creare business, com’è già avvenuto con lo smantellamento della scuola pubblica a favore di quella privata.
    Due sono i punti di questa legge molto criticabili:
    1. Lo Stato, d’ora in poi, anziché destinare risorse pubbliche ad Enti pubblici come le AUSL, le ASP e tutti gli Enti che si occupano di questi delicati servizi, le destinerà alle Cooperative, definite, per confondere i cittadini, genericamente “Terzo Settore”, mentre sono imprese private a tutti gli effetti;
    2. viene introdotta la possibilità di lucrare sulle disgrazie dei disabili. La possibilità di distribuire utili fra i soci, introdotta da questa legge, rappresenta non un’evoluzione, ma uno stravolgimento del modello italiano di Terzo Settore: il non profit diventerà solo un ricordo.
    E’ vero che in questa legge è previsto qualche modesto beneficio per gli interessati, ma sta proprio in questo la disonestà della mente diabolica che ne ha scritto il testo. Mettere qui e là qualche cosa di buono per fare passare la più grande porcata del secolo, cioè l’affidamento al privato di servizi delicatissimi, consentendogli di lucrarci e dandogli, per di più, soldi pubblici.
    Da qui si capisce il voto contrario del MoVimento 5 Stelle. E meno male che ci sono loro! Vergognatevi. Dopo aver spogliato la scuola, ora demolite il welfare per quel pugno di voti che le Cooperative vi garantiscono. Mi fate ribrezzo

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